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Trentino, via libera allo spray anti-orso. Ma come funziona?  

Il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, ha firmato un decreto che ne consente l’utilizzo al Corpo forestale trentino. L’obiettivo successivo sarà renderlo disponibile anche ai cittadini.

di Alessio Pagani

In Trentino arriva lo spray anti-orso. Una decisione presa dopo aver avuto i pareri favorevoli del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica e quello della Salute. Lo strumento di autodifesa e di dissuasione entra ufficialmente a far parte dell’equipaggiamento del Corpo forestale regionale dopo che il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti ha firmato, nelle scorse ore, l’apposito decreto. La Giunta dovrà ora approvare un regolamento che disciplini l’uso del bear spray, secondo quanto previsto dalla normativa statale. 

Il “bear spray” produce ripetuti getti potenti e prolungati che escono dall’erogatore e sono in grado di investire con pochi margini d’errore un orso che manifesti comportamenti aggressivi o eccessivamente disinvolti a distanza ravvicinata. Del tutto simile a una bomboletta dotata di occhiello-impugnatura (come quella che vedete nella foto qua sotto), una volta premuta nebulizza una sostanza irritante e naturale a base di “capsaicina”, ovvero il principio attivo contenuto nel peperoncino, in una nube a cono.  

La sua efficacia è garantita da specifiche caratteristiche riportate nel decreto del presidente (contenuto minimo di 225 grammi di prodotto e principio attivo dell’1-2%) e da un’adeguata formazione fornita a chi dovrebbe utilizzarla, formazione già avviata anche grazie alla collaborazione del docente universitario americano Tom Smith, professore alla Brigham Young University. Quest’ultimo è uno dei massimi esperti mondiali di plantigradi: ha studiato l’orso bruno, l’orso nero e quello polare in nord America, soprattutto sotto il profilo delle interazioni con l’uomo. E le statistiche dimostrano l’efficacia dello spray nel 97% dei casi.  

«Dopo questo decreto il Corpo forestale può acquistare le bombolette che saranno assegnate al personale che opera nelle aree geografiche interessate dalla presenza dell’orso e sarà utile anche per allontanare gli esemplari confidenti», ha sottolineato il presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti. «L’obiettivo», ha poi aggiunto l’assessora provinciale alle foreste Giulia Zanotelli, «è ora di estendere l’utilizzo di questo strumento anche al resto della popolazione, esattamente come avviene in altri Paesi».  

Secondo le autorità provinciali, infatti, questo tipo di spray, già utilizzato e a disposizione di residenti e turisti in molte aree frequentati da orsi come Stati Uniti e Canada, può essere molto utile in caso di incontri ravvicinati, come quelli accaduti nel recente passato, e il suo utilizzo è stato invocato anche da diverse associazioni animaliste che lo ritengono più efficace degli abbattimenti.  

(Foto d’apertura: IPA)

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