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Polpo Dumbo, l’animale cartoon che vive negli abissi  

L’ultimo avvistamento è avvenuto a 7mila metri di profondità nell’Oceano Pacifico. E come tutti gli abitanti degli ambienti estremi anche questa creatura ha caratteristiche speciali che la rendono assolutamente unica. A partire dal suo aspetto.

di Alessio Pagani

La sua esistenza non è una novità. Poterlo osservare nel suo ambiente naturale però è quasi un’impresa. Ecco perché i ricercatori festeggiano il nuovo avvistamento di uno degli animali marini più singolari che esistano: il polpo Dumbo. Un animale dall’aspetto decisamente singolare, per non dire buffo, che sembra uscito più dalla mano di un fumettista che dalla naturale evoluzione. Eppure non è così: proprio le sue forme gli consentono di vivere negli abissi più profondi. Di riflesso, però, si porta dietro un nome popolare che effettivamente legato al mondo dei cartoni animati. Tutto a causa delle alette che ha sulla testa e gli servono per muoversi. Da qui l’associazione, praticamente ovvia, con l’elefantino della Disney, famoso per le sue orecchie sproporzionate. In realtà, va detto, polpo Dumbo è il nome generico con cui vengono indicate ben 13 specie di questi animali, praticamente indistinguibili dai profani, poiché si discostano una dall’altra solo per piccole differenze morfologiche e per i colori, oltre che per i diversi ambienti in cui vivono.  

Ed è proprio a una di queste specie che appartiene l’ultimo esemplare studiato nel suo habitat, con tecniche assolutamente non invasiva e rispettose dell’ambiente. Lì, nella parte Nord della dorsale montuosa sottomarina nota come “Emperor Seamounts”, infatti, è stata individuata una nuova tipologia Grimpoteuthis, noto anche come Dumbo cctopus. Con differenze piccole, seppur sostanziali, per l’apparato digerente, il sistema nervoso e gli organi sensoriali. Comune alle altre specie sono invece la forma piccola e leggermente appiattita, oltre che otto tentacoli molto più corti della media. Inoltre non ha una sacca d’inchiostro, che sarebbe tendenzialmente inutile all’interno del suo habitat tipico, ma la caratteristica più evidente sono le due particolari alette posizionate sulla testa e che utilizza come delle pinne per spostarsi e nuotare nelle profondità oceaniche.  

(Foto d’apertura: @anightinatlantis)

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