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Namibia, strage di rinoceronti nel 2022 

Ne sono stati ammazzati ben 87, quasi il doppio rispetto all’anno precedente. Numeri da vera e propria emergenza.

di Redazione

Il numero di rinoceronti uccisi di frodo in Namibia lo scorso anno è stato il più alto mai registrato nel Paese e quasi il doppio rispetto all’anno precedente: in totale nel 2022 sono stati uccisi 87 rinoceronti rispetto ai 45 del 2021, secondo i dati del governo. A rendere ancor più seria la questione c’è poi il fatto che la maggior parte degli esemplari è stata ammazzata a Etosha, il più grande parco nazionale della Namibia, che si trova nel nord del Paese e ha un’estensione di 22mila chilometri quadrati. Un luogo che dovrebbe essere sicuro e che invece è sempre più minacciato dai criminali.  

La Namibia, che si trova nel sud dell’Africa e si affaccia sull’oceano Atlantico, ospita la seconda più grande popolazione di rinoceronti bianchi (Ceratotherium simum) dopo il Sudafrica e quasi un terzo dei rinoceronti neri (Diceros bicornis), che sono meno numerosi e a rischio di estinzione, visto che se ne contano poco più di 5.000 esemplari ancora in vita. Tutta colpa di assurde credenze e dalla superstizione. Negli ultimi decenni, infatti, questi animali sono stati decimati dalla caccia illegale, praticata da bracconieri interessati ai corni dei rinoceronti: sono molto richiesti come trofei, ma soprattutto come ingredienti nella farmacologia tradizionale asiatica, richiesti in Cina e in Vietnam. 

Romeo Muyunda, portavoce del ministero dell’Ambiente, delle Foreste e del Turismo namibiano, ha detto che sul totale di 87 rinoceronti uccisi 61 erano neri e 26 bianchi. «Abbiamo notato con grande preoccupazione che il nostro parco nazionale più conosciuto, l’Etosha, è un’attrazione per il bracconaggio». Da qui l’esigenza di contromisure che dovrebbero essere applicate come già succede in altri Paesi.  

(Foto d’apertura: @rhinoafrica)

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