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Leoni marini sempre più aggressivi. Colpa del cambiamento climatico e di un’alga tossica  

Sviluppa una neurotossina che può essere anche letale e sta facendo strage di delfini e leoni marini lungo le coste della California meridionale.

di Redazione

Stanno diventando aggressivi verso l’uomo, come non lo sono mai stati prima. Ma la colpa non è loro. Tutto è legato, infatti, agli effetti di una neurotossina prodotta da alcune alghe, esplose a causa del cambiamento climatico. E così i leoni marini della California sono doppiamente vittime: spesso, infatti, l’esito finale di questa intossicazione è la loro morte.   

Eppure, solitamente, questi animali sono socievoli e simpatici. Da alcuni giorni, invece, alle persone che frequentano le spiagge lungo la costa californiana, viene chiesto di evitare di avvicinarsi a tutti i leoni marini che presentano comportamenti anomali, come ad esempio l’oscillazione della testa avanti e indietro, fuoriuscita di schiuma dalla bocca oppure mostrare attività convulsiva. Sono tutti segnali di intossicazione da acido domoico, prodotto da un’alga chiamata Pseudonitzschia australis e che rilascia questa neurotossina dannosa durante alcune fioriture stagionali.  

Le squadre di salvataggio dei leoni marini stanno ricevendo centinaia di segnalazioni e sono già quasi 200 gli animali ritrovati privi di vita. Anche alcuni delfini sono stati trovati morti a causa della tossina. Gli esperti stanno dunque avvertendo le persone di stare lontano da questi animali e di non interferire affatto con loro. Alissa Deming, veterinaria del Pacific Marine Mammal Center nella contea di Orange, ha dichiarato che si tratta del peggior evento legato alla presenza di acido domoico mai registrato.  

Secondo gli studiosi, i cambiamenti climatici, il conseguente riscaldamento delle acque marine e l’aumento dell’inquinamento da sostanze nutritive sono circostanze ambientali che possono intensificare la comparsa di questa sostanze tossica, anche in luoghi non precedentemente interessati dal fenomeno.  

«I mammiferi marini sono sentinelle della salute degli oceani, il che significa che possono avvisarci di cambiamenti ambientali potenzialmente pericolosi nell’oceano», hanno chiarito dal Pacific Marine Mammal Center. «E in particolare quelli malati e spiaggiati ci avvertono del cambiamento delle condizioni oceaniche. I leoni marini avvelenati dall’acido domoico aiutano poi a proteggere la salute umana dimostrando la necessità di sottoporre a screening i molluschi e altri frutti di mare per le biotossine».   

(Foto d’apertura: IPA)

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