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LAV e Comunità di Sant’Egidio: insieme per sostenere anziani e animali

Grazie alla sinergia tra le due associazioni, gli over 80 aiutati a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio ora possono avere anche il supporto di LAV per accudire il cane o il gatto di famiglia.

di Alessio Pagani

Gli ultraottantenni che a Roma sono sostenuti dalla Comunità di Sant’Egidio ora possono contare anche sul supporto di LAV per accudire il cane o il gatto di famiglia e non separarsene, così da poter continuare a vivere al meglio il rapporto con il proprio animale domestico. Perché anche se la crisi picchia forte, specialmente sui fragili, è indispensabile preservare questa unione uomo-animale.     

Le due associazioni hanno così dato il via al programma “Viva gli Anziani!”, prendendo spunto dalle attività che Sant’Egidio porta avanti a Roma dal 2004, estese poi anche ad altre città, per garantire assistenza e cure domiciliari agli over 80 in difficoltà. Collaborazione che si è già rivelata efficace, unendo l’attenzione verso i più fragili all’amore per gli animali e dimostrando che aiutare i quattrozampe non toglie alcun aiuto agli esseri umani, ma anzi contribuisce al benessere complessivo della società.   

«Il programma “Viva gli Anziani!”», spiega Paolo Impagliazzo, segretario generale della Comunità di Sant’Egidio , «si pone come primo obiettivo la protezione e il supporto a casa degli anziani, per migliorare la qualità della loro vita e contrastare l’isolamento sociale. La vera emergenza è la solitudine perché le nostre sono sempre più città di anziani e di soli. Per questo occorre attivare diverse reti di prossimità e sinergie, come quella con LAV, che ha già consentito di sostenere alcuni anziani proprietari di animali domestici».   

Gli anziani che vivono con cani e gatti possono quindi beneficiare del supporto dei volontari della Lega anti vivisezione, che assicurano loro tutto il necessario per non doversi separare dai loro animali, spesso l’unica famiglia e l’unico conforto rimasti. LAV, infatti, si fa carico delle spese veterinarie, si occupa della consegna di cibo, o garantisce uscite all’aperto quando gli anziani proprietari non sono in grado di farlo.

I risultati sono tangibili. Nei primi mesi del servizio, partito nel giugno dello scorso anno nei quartieri Trastevere, Testaccio, Monti, Monteverde ed Esquilino sono già diverse le persone assistite. A monte, c’è un’attenta formazione reciproca dei volontari: quelli di Sant’Egidio per imparare per comprendere quale sia il modo migliore per prendersi cura di un animale domestico, quelli di LAV per imparare a interagire con persone che si trovano in situazioni di difficoltà. Nel dettaglio la collaborazione ha già permesso a 20 volontari LAV di aiutare 12 anziani, conviventi con 34 animali, tra cani e gatti, nell’arco di 74 servizi effettuati, di cui: 21 visite veterinarie, 18 visite domiciliari per somministrare terapie farmacologiche, 27 consegne di cibo per un totale di quasi 430 chili di pet food distribuiti.   

«Questa sinergia», sottolinea Gianluca Felicetti, presidente LAV, «è molto importante per salvaguardare il prezioso legame che unisce una delle fasce più fragili della popolazione, gli anziani, con i cani e i gatti che hanno condiviso con loro tutta la vita. Prendersi cura di un animale richiede molte risorse e spesso gli anziani con difficoltà non possono più far fronte a tutto ciò di cui i loro cani e gatti necessitano, arrivando anche a rinunciare ad essere curati pur di non lasciarli soli. A seguito della segnalazione di Sant’Egidio, i volontari LAV intervengono rispondendo ai bisogni degli animali garantendo agli anziani la possibilità di non doversi separare da loro e di mantenerli in salute».    

(Foto d’apertura: LAV)

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