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Granchi blu a Ladispoli, si teme l’invasione dei crostacei alieni

Si tratta di esemplari lunghi circa venti centimetri, provenienti dall’Atlantico. La prima segnalazione risale a circa una settimana fa.

di Alessio Pagani

Sono originari dell’Atlantico occidentale e del Messico, ma da tempo vengono segnalati anche in Europa e in Italia. Ora sono stati segnalati a Ladispoli, dove si parla già di “invasione”. La specie “aliena” dei granchi blu è sbarcata anche sul litorale romano, sulla spiaggia di Torre Flavia. Il rischio concreto, adesso, è quello di una vera propria colonizzazione a danno delle specie autoctone. Si tratta, infatti, di un animale decisamente impattante per tutti gli altri: ha un fattore dominante anche perché può avere dimensioni importanti e, con le chele, potrebbero anche riuscire a mangiare i granchi nostrani.

«Si cibano di ogni cosa nel mare», spiega Corrado Battisti, gestore del monumento naturale della Palude di Torre Flavia per conto di Città metropolitana. Questi grandi crostacei, infatti, possono cibarsi di cozze, vongole, telline, ostriche, ma anche pesci e per l’appunto i granchi autoctoni. L’«alieno» blu era già stato avvistato nell’area di Lampedusa nel 2019: al tempo si spiegò il suo arrivo nel Mediterraneo con il passaggio attraverso il Canale di Suez. I granchi blu sono una specie altamente invasiva, capace di sopportare elevate escursioni termiche e caratterizzata da un altissimo potenziale riproduttivo. E, in breve tempo, potrebbero colonizzare l’intero ecosistema delle aree in cui sono arrivati, fino ad almeno 60 metri di profondità.

(Foto d’apertura: @natureseaclouds)

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