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Cinque Terre, salvato il caprone ferito a Punta Mesco

Recuperato con successo l’esemplare caduto dalla scogliera. È stato trasferito al Centro Recupero Animali Selvatici dell’ENPA a Campomorone (Genova) per le cure necessarie.

di Alessio Pagani

Ha dovuto aspettare quattro giorni, immobile e dolorante, sugli scogli a picco sul Mar Ligure ma la sua resistenza è stata premiata. Mercoledì, poco prima che si abbattesse sulla costa ligure di levante il nubifragio, uno sventurato caprone nero è franato a valle in un’impervia e inaccessibile scogliera. Dalla mezza costa del Mesco dove pascolava, con il branco di capre selvatiche che abita da un decennio nel bosco di macchia mediterranea del Parco, è, infatti, precipitato sugli scogli del Golfo delle Cinque Terre. Le condizioni meteo, poi, hanno reso complicati i soccorsi. Ma dopo quattro giorni l’animale è stato messo in salvo grazie all’intervento di una squadra di soccorso del Parco Nazionale delle Cinque Terre e alle abilità degli uomini del Soccorso Alpino.

Proprio loro hanno raggiunto l’animale sulla roccia e lo hanno reidratato, alimentato e quindi sedato. Così ha potuto essere trasportato a terra grazie a un barchino speciale, data mole e peso dell’animale (circa 50 chilogrammi), agganciato a un gommone. Da lì il caprone, la cui zampa fratturata è stata immediatamente immobilizzata, è stato trasferito a Genova dove è stato ricoverato al Centro Recupero Animali Selvatici dell’ENPA a Campomorone. Visitato dai veterinari, che hanno confermato la frattura di una delle zampe, sarà sottoposto a un intervento chirurgico. Dopodiché i tecnici di ENPA e i veterinari seguiranno da vicino il suo recupero.

(Foto d’apertura: @cnsas_official)

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