Questi pennuti sono animali molto intelligenti, al contrario di quello che tutti pensano. Inoltre, stanno diventando sempre più spesso “domestiche”. Ecco qualche curiosità su questo volatile da sempre sottovalutato.
Attività costanti, esercizio fisico e gioco sono fondamentali anche per i quattrozampe: prevengono e rallentano la degenerazione cognitiva. Indispensabili, però, anche le giuste ore di sonno.
Quelli dotati di massa cerebrale maggiore ne fanno di più e di lunghezza maggiore. Il motivo? È legato alla necessità di raffreddamento dei neuroni, che avviene inalando aria fresca.
Lo sostiene uno studio sul cervello di questi temibili dinosauri. Secondo gli autori questi feroci ed enormi lucertoloni erano dotati di un’intelligenza simile a quelle dei primati moderni.
In comune abbiamo un gruppo di piccole molecole di Rna nel tessuto nervoso. E questo garantisce agli animali della famiglia dei cefalopodi notevoli abilità cognitive.
È contenuto in una struttura spugnosa, nota come “melone”. E ciò consente a questi cetacei di “parlare" tra di loro.
Da alcuni anni, la medicina ha coniato il termine “asse intestino-cervello” per spiegare il legame che si è scoperto esistere tra i due apparati e l’importanza del microbiota nella sua regolamentazione, animale e umana.