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Calabria, la Lipu inanella 101 giovani cicogne bianche

Si è conclusa l’attività di monitoraggio scientifico sui pulcini tra la Valle del Crati e la Piana di Sibari. A effettuarlo la sezione di Rende in collaborazione con Ispra ed E-Distribuzione.

di Alessio Pagani

Oltre cento pulcini di cicogna bianca inanellati, controllati e monitorati in quattro anni e ben 17 nidi censiti.È questo il bilancio dell’attività della sezione Lipu di Rende che ha effettuato le operazioni in collaborazione con Ispra ed E-Distribuzione. Questo perché, a differenza di quanto accade in Italia settentrionale e nella maggior parte dei siti riproduttivi in Europa, in Calabria le cicogne bianche nidificano esclusivamente su tralicci e pali elettrici gestiti dalla società di distribuzione dell’energia. È obbligatorio così operare in sinergia con il gruppo Enel, l’unico autorizzato ad avvicinarsi alla rete con relativi piani di lavoro e distacco dell’energia. «Per non mettere a rischio l’incolumità delle giovani cicogne», dichiara Roberto Santopaolo, delegato della Lipu di Rende, «l’operazione di inanellamento può essere eseguita in un arco temporale piuttosto ristretto, ovvero tra il 35esimo e 40esimo giorno di vita di ogni singolo cicognino. Dietro ogni verifica così c’è una grande mole di lavoro svolta prevalentemente nel periodo marzo – giugno, dai volontari della Lipu».

Non semplice anche la logistica. Quando tutte le attività preliminari sono state eseguite e si è in possesso delle conoscenze sull’età dei pulli, i tecnici di E-Distribuzione, infatti, raggiungono con l’autoscala il traliccio e prelevano delicatamente i piccoli, li pongono in una cesta di vimini e li portano in un’area preventivamente allestita dalla stazione mobile di inanellamento. A questo punto si procede al rilevamento dei dati biometrici e relativa pesatura. «L’ultima fase», dichiara Mario Pucci, inanellatore Ispra e volontario della Lipu, «è l’apposizione di un anello in policarbonato nero con impresso un codice alfanumerico bianco rilasciato dall’Ispra, univoco per ogni individuo, una sorta di carta di identità che accompagnerà la piccola cicogna per tutta la vita. Ciò permetterà in futuro di poter leggere anche a notevole distanza il codice alfa numerico della giovane cicogna bianca e verificare le aree di presenza, sosta e svernamento». A operazione finita, i piccoli vengono riposti nella cesta di vimini e riportati al nido.

(Foto: Lipu)

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