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Aoshima, l’isola giapponese conquistata dai gatti

È considerata il paradiso dei felini. Lì i mici arrivati per combattere i topi del secondo dopoguerra ora regnano sovrani, in mezzo a uno sparuto gruppo di uomini.

di Alessio Pagani

Si chiama Aoshima ed è una piccola isola della prefettura di Ehime, nella regione dello Shikoku. Tutti però chiamano questo fazzoletto di terra circondato dalle acque l’Isola dei gatti. Ce ne sono migliaia, molti di più del centinaio di persone che abitano sull’isola, e sono anche nutriti e coccolati dai residenti e dai turisti. Se però ora i felini sono un’attrazione, la loro storia sull’isola inizia con uno scambio.

Alla fine della Seconda Guerra Mondiale, infatti, l’attività principale era la pesca. I pescatori allevavano bachi da seta, poi con la seta tessevano le reti. Avevano anche dei gatti: servivano a dare la caccia ai topi, predatori naturali dei bachi da seta, che erano soliti anche annidarsi sulle imbarcazioni. I gatti li tenevano a bada e poi si intrufolavano nelle locande dove dormivano i pescatori ed elemosinavano gli avanzi. Un po’ alla volta questo rapporto di “mutuo soccorso” è cresciuto. Ma non solo. Oltre all’affetto e alla loro compagnia i pescatori iniziarono persino a osservare i comportamenti di questi animali, convinti che le loro azioni potessero predire il meteo o aiutarli con la pesca.

Da allora il rapporto divenne quasi simbiotico. Tanto che ormai sono i felini i veri padroni dell’isola. Nel 1945 ci vivevano circa 900 persone e poche decine di gatti, oggi, invece, le proporzioni di felini e umani sono radicalmente cambiate: con una proporzione di 6 a 1 a favore dei gatti. I pochi abitanti rimasti ad Aoshima, non più di una quarantina la maggioranza dei quali pensionati, si dividono tra chi allontana i felini e chi li nutre, in un equilibrio placido e distante dal resto del mondo.

I gatti sopravvivono con il cibo che viene dato loro dagli abitanti (in genere avanzi dei pasti) o con leccornie portate dai turisti, e continuano a moltiplicarsi. Per cercare di tenere sotto controllo le nascite, che stanno diventando un grosso problema per la piccola Aoshima, alcuni animali sono stati recentemente sterilizzati. Attualmente i mici restano la principale attrazione del luogo, che attira l’arrivo di appassionati, con buona pace dei residenti costretti a sopportare questa invasione.

(Foto d’apertura: @aoshima_cat)

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