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Gli anziani della Rsa cuciono coperte e cappottini per i quattrozampe del canile

Con vecchie stoffe e macchina da cucire hanno confezionato indumenti caldi per i cani abbandonati. Il progetto, intitolato “Noi per loro”, della Rsa La Casa di Alberi di Parma ha riscosso successo e commozione. Petme ha intervistato la responsabile della struttura.

di Redazione
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Una iniziativa inedita e commovente, che ha toccato il cuore della città di Parma ed è uscita dai suoi confini rimbalzando in tutta Italia. Protagonisti sono stati gli ospiti della RSA comunale La Casa di Alberi, gestita dalla cooperativa Proges: beneficiari del progetto, che ora vi raccontiamo, i cani abbandonati ricoverati nel canile municipale della città, che si chiama Lilli e il vagabondo. Un filo ha unito gli anziani della casa di cura ai cani più fragili e bisognosi: in questo caso, un filo materiale, vero e proprio, che è servito per cucire coperte e altro materiale destinato ai quattrozampe bisognosi.

Petme ha intervistato la responsabile della Rsa, Mariarosa Angelotti.

Da sinistra: il vicesindaco di Parma con delega al Benessere animale Lorenzo Lavagetto; una volontaria del canile; Giovanna Garsi, responsabile Proges per il territorio; Mariarosa Angelotti, l’intervistata; l’animatrice della Rsa Emanuela Merlo e Giuseppe Gaiani, responsabile progetti animazioni Proges.

Il vostro è stato un progetto che ha fatto meraviglie e che è stato molto lodato.

“Ne siano orgogliosi e lo racconto con soddisfazione perché si è trattato di un esperimento pilota che ha funzionato molto bene. Il progetto si chiama “Noi per Loro” e nasce proprio con l’intento di rendere i nostri anziani ancora utili per la comunità che c’è fuori dalla Rsa. In questo caso, l’operazione era rivolta ai cani del canile municipale, per i quali le nostre signore hanno cucito coperte contro il freddo, ma anche veri cappottini. Di taglie diverse, per tutti i quattrozampe: dai più piccoli ai più grossi”.

Per la sua esperienza, ha trovato che il legame anziani e cani sia speciale?

Assolutamente sì. La nostra Rsa è stata sempre sensibile a questo tema. Io sono un’amante degli animali, ho due cani in famiglia, e quindi conosco in prima persona cosa significhi amare un quattrozampe. C’è da considerare che alcuni ospiti, quando arrivano qui, hanno purtroppo dovuto lasciare a casa il proprio cane, e questa separazione fa soffrire. I cani degli ospiti non sono ammessi per legge nelle Rsa, per questioni non solo igieniche verso gli anziani, ma anche per il benessere degli animali stessi. Però la questione è importante”.

Nella vostra struttura avete mai fatto esperimenti di pet therapy?

Sì, circa cinque anni fa. Abbiamo ospitato personale qualificato, con animali addestrati a questo scopo, e l’interazione con i nostri ospiti era stata immediata e molto coinvolgente. Tanto che prima dell’estate vorremmo riprovarci in maniera più strutturata. Anche la terapia assistita con gli animali richiede un ambiente adeguato e personale qualificato, è una pratica terapeutica molto seria che non si può improvvisare. Stiamo studiando per attrezzarci”.

Come è nato “Noi per Loro” e chi ha avuto l’idea?

Viene dal nostro responsabile delle attività di animazione. L’ha proposto lui e l’abbiamo portato a termine con l’aiuto della nostra animatrice, che ha seguito passo per passo i lavoretti. Gli anziani, donne e uomini insieme, stavano tutti attorno a un grande tavolo che abbiamo nella sala e ognuno partecipava a modo suo: le donne più esperte hanno usato la macchina da cucire. Poi qualcuno passava i pezzi di stoffa, altri piegavano le copertine realizzate, altri soltanto guardavano: è stata comunque la condivisione il successo di questa iniziativa”.

Come sono stati realizzati i pezzi donati al canile? Chi vi ha fornito la lana?

Abbiamo contattato le famiglie per chiedere un supporto. Sia le coperte che i cappottini sono stati confezionati con ritagli e scarti di stoffe, tagliati e ricuciti ad hoc. Non ha idea di quanto materiale abbiamo ricevuto! Ma c’è di più: quando Tv Parma, la nostra televisione locale, ha trasmesso un servizio sul progetto, mi ha contattato un maglificio, la Nuova Ester di Parma, per offrirci il loro materiale inutilizzato: un gesto di generosità e solidarietà che ci permetterà di proseguire a lungo con “Noi per Loro”.

Cosa le ha lasciato questo progetto pilota?

La consapevolezza che il nostro territorio, la nostra città, sono capaci di rispondere con generosità e attenzione ai bisogni di chi è più fragile. E poi il contatto con il meraviglioso mondo dei canili e degli animali, una opportunità che non vogliamo perdere: per gli anziani è un grandissimo beneficio.

Foto: Facebook: Lentium CULTURE – Ennio Barbieri

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