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“Animalia”, l’atlante letterario dedicato alle creature animali

Edito da Bur-Rizzoli, questo sorprendente bestiario si apre con l’introduzione di Primo Levi e, passando per Dacia Maraini e Andrea Cammilleri, arriva a due racconti inediti firmati da Paolo Cognetti e Chandra Candiani.

di Alessio Pagani

Si intitola “Animalia – Piccolo atlante letterario delle creature animali” ed è un libro, edito da Bur-Rizzoli, che nasce con una missione chiara: sviscerare lo stretto rapporto da sempre esistente fra gli animali e la letteratura. Una relazione intima, quasi simbiotica, che raccontandoci di loro, le bestie, ci racconta di noi e, per dirla con Primo Levi, arricchisce il nostro sguardo con “una più compiuta visione del mondo”.

Si spazia così in ogni epoca e tra diversi esemplari della fauna planetaria: dalla cornacchia maliziosa delle “Rime” di Dante a “L’elefante fucilato” di George Orwell, passando per «la volpe delle volpi» raccontata da Pietro Aretino. Insomma, nel volume si possono trovare esseri di ogni tipo: dai grilli, ai pachidermi, dai pappagalli agli usignoli ai kafkiani roditori. E, dietro questo coro di zampe, appunti del meglio della letteratura mondiale di ogni epoca: Chaucer, Petrarca, La Fontaine, Victor Hugo, Kipling, Dostoevskij, Verga. Senza dimenticare la contemporaneità di casa nostra: Andrea Camilleri, Chandra Candiani, Paolo Cognetti, Nicola Lagioia e Dacia Maraini.

Il risultato è un bestiario letterario unico, che attraversa i secoli e i generi per spaziare dalla favola alla poesia, dal racconto umoristico a quello horror o fantastico: un volume sorprendente, che come un atlante ci conduce alla scoperta dei segreti degli animali. «Ci sono animali enormi e minuscoli, estremamente forti ed estremamente deboli, audaci e fuggitivi, veloci e lenti, astuti e sciocchi, splendidi e orrendi: lo scrittore non ha che da scegliere, gli basta attingere a piene mani in questo universo di metafore. Proprio uscendo dall’isola umana, troverà ogni qualità umana moltiplicata per cento», scriveva Primo Levi che, con la sua introduzione, impreziosisce ancora di più questo volume.

(Foto d’apertura: Bur-Rizzoli)

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