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Animali domestici, arriva finalmente il bonus fiscale 

Pubblicato tra le novità della Legge di bilancio in Gazzetta ufficiale: ecco a quanto ammonta e chi ne ha diritto.

di Redazione

Erano diversi anni che se ne parlava. Ora è arrivata la sua concretizzazione. Con l’uscita in Gazzetta Ufficiale della Legge di bilancio 2024 è arrivata l’ufficialità da parte del governo dell’istituzione del Bonus animali d’affezione.  

Per saperne di più bisogna scorrere fino a pagina 45 del documento fiscale e arrivare al comma 207 e 208 delle Misure quantitative per la realizzazione degli obiettivi programmatici. Lì si legge che «nello stato di previsione del Ministero della salute è istituito un fondo destinato a sostenere i proprietari di animali d’affezione nel pagamento di visite veterinarie e operazioni chirurgiche veterinarie, nonché nell’acquisto di farmaci veterinari. Fondo per il quale è disposto uno stanziamento pari a 250.000 euro per l’anno 2024, 250.000 euro per l’anno 2025 e 250.000 euro per l’anno 2026.

Possono accedere i proprietari di animali d’affezione che abbiano un valore dell’ISEE inferiore a 16.215 euro e un’età superiore a sessantacinque anni».  

Da chiarire, invece, come verranno erogati questi contributi visto che, come si legge sempre in Gazzetta Ufficiale, «entro novanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, con decreto del Ministro della salute, adottato di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze, sono indicati i criteri di ripartizione delle risorse e i requisiti e le modalità di accesso al fondo».  

Di certo per ora ci sono i due vincoli: quello dell’Isee e quello dell’età del richiedente, che deve essere nato prima del 1959. 

Oltre al fondo, poi, resta confermata la detrazione delle spese veterinarie nella dichiarazione dei redditi, che quest’anno si potranno presentare fino al 30 settembre per il 730 e fino al 30 novembre per gli altri modelli. Garantita la possibilità di una «detrazione Irpef del 19% delle spese veterinarie sostenute nell’anno fino a un importo massimo di 550 euro, per la parte che eccede la franchigia di 129,11 euro». In pratica la detrazione massima sfiora gli 80 euro.  

(Foto d’apertura: IPA)

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