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Adamello, torna a volare il nibbio bruno 

Il volatile, curato e rimesso in forza dal Centro Recupero Animali Selvatici del Parco, è tornato a dispiegare le sue ali. Ora migrerà in direzione dell’Africa.

di Alessio Pagani

Tempo di rilasci di animali feriti e ormai in condizione di cavarsela da soli. Pochi giorni fa, proprio nel cuore delle Alpi, è toccato a una specie poco diffusa da quelle parti: il nibbio bruno. Si tratta di un giovane esemplare trovato fortemente denutrito e debilitato nella zona del basso Garda, in provincia di Brescia, probabilmente dopo essere caduto dal nido troppo presto. Soccorso grazie alla preziosa collaborazione della Guardia nazionale ambientale di Brescia, associazione che si prodiga nel recupero e trasporto della fauna selvatica ferita verso i centri specializzati, ha potuto così avere ottime possibilità di recupero. Che è riuscito a sfruttare completamente grazie alla sua determinazione.

L’animale è stato curato per circa un mese al CRAS del Parco dell’Adamello e, recuperate le forze, è stato rimesso in libertà. Poiché si tratta di un uccello migratore e molti altri giovani nibbi bruni sono già partiti per l’Africa, per lui è già quasi tempo di rimettersi in volo. Lo attende dunque un lungo viaggio per raggiungere i siti di svernamento. Toccherà a lui dimostrare di avere le capacità e la forza di intraprendere e portare avanti questo tragitto. Dal punto di vista clinico, però, non ha problemi e, assicura chi si è preso cura di lui, «è già in ottima forma».  

(Foto: @weemrp)

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