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Sindrome di Cushing nel cane

A differenza degli umani, nel cane il morbo di Cushing è molto frequente. Con questa patologia, causata da un’eccessiva produzione di cortisolo, si può convivere, se viene curata con farmaci, per tutta la vita.

di Francesca Mussinelli, Medico veterinario

La sindrome di Cushing, detta anche iperadrenocorticismo, è un disordine ormonale molto frequente nel cane adulto e anziano e può, raramente, colpire anche il gatto. Nell’uomo invece si tratta di una patologia rara.

Le cause del morbo di Cushing

Tale patologia è associata ad una eccessiva produzione di cortisolo (il cortisone prodotto dall’organismo), e può avere tre possibili cause:

  • Cushing iatrogeno: si verifica in seguito a terapie prolungate di cortisone ad alti dosaggi e, una volta scalata e sospesa la terapia cortisonica, è reversibile; è la più frequente causa di questa malattia nel gatto.
  • Cushing surrenalico: in questo caso la patologia è causata da tumori benigni o maligni, che colpiscono una ghiandola surrenale. Le ghiandole surrenali sono due, localizzate vicino ai reni, e sono le responsabili della produzione di cortisolo endogeno. Se la neoplasia è benigna, è possibile rimuovere chirurgicamente la ghiandola per trattare in maniera definitiva la patologia.

Cushing ipofisario: questa forma di iperadrenocorticismo nasce sempre da una forma tumorale, ma a carico di un’altra ghiandola endocrina, l’ipofisi, che è localizzata all’interno della scatola cranica e ha la funzione di regolazione della produzione del cortisolo da parte delle surrenali. Anche in questo caso esiste una terapia chirurgica, in casi selezionati in base alle dimensioni del cane e della neoplasia.

Come si cura la sindrome di Cushing nel cane? 

Indipendentemente dalla localizzazione del problema, i sintomi della sindrome di Cushing nel cane sono sovrapponibili: 

  • aumento della sete e della fame;
  • aumento di peso;
  • addome gonfio;
  • pelo scadente e rado;
  • la cute diventa molto sottile e fragile;
  • si possono osservare comedoni e talvolta depositi di calcio nello spessore della cute (calcinosi cutanea); 
  • i soggetti sono più stanchi. 

Tutti questi sintomi sono, infatti, tipici dell’eccesso di cortisolo prodotto. Nella maggior parte dei casi si ricorre alla terapia medica con l’utilizzo di farmaci specifici, che comunque può garantire una buona qualità della vita.

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