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L’obesità, un pericolo da affrontare

È spesso legata a eccessi alimentari e alla scarsa attività fisica. Curarla è fondamentale poiché può essere la causa scatenante di numerose patologie.

di Sara Bovio

È spesso legata ad eccessi alimentari e alla scarsa attività fisica. Curarla è fondamentale poiché può essere la causa scatenante di numerose patologie.

L’obesità è una condizione che si riscontra sempre più di frequente negli animali domestici soprattutto a causa di dieta troppo ricca e abbondante abbinata a una scarsa attività fisica. Dal punto di vista clinico si tratta di un accumulo eccessivo di grasso nel corpo dell’animale. Il disturbo, oltre a problemi di carattere alimentare, può essere la conseguenza di patologie come la sindrome di Cushing o l’ipotiroidismo e può essere favorito da trattamenti prolungati a base di corticosteroidi e ormoni, da castrazione e ovariectomia. Un cane o un gatto sono considerati obesi se il loro peso corporeo supera del 20% quello ottimale (vengono considerati in sovrappeso se l’incremento è compreso tra il 5 e il 20%). Spesso i proprietari tendono a ignorare o minimizzare questo disturbo, sottovalutando i rischi cui l’animale è esposto: alterazione della funzione cardiaca, epatica e renale, diabete mellito, problemi all’apparato locomotore (artrosi in particolare), dermatosi, difficoltà nel parto, colesterolo, ipertensione, solo per citarne alcuni. 

Gli indicatori del sovrappeso

Movimenti lenti, fiato corto, malumore, perdita del punto vita e difficoltà nella palpazione delle costole sono alcuni segnali che possono fare sospettare che il nostro pet sia in sovrappeso. Spetterà però al veterinario la valutazione della gravità della situazione e del suo stato di salute. Se la causa principale del disturbo è di tipo alimentare, il proprietario dovrà impegnarsi per riuscire a cambiare le abitudini legate alla dieta del proprio pet e organizzarsi per stabilire una routine di esercizi fisici. L’obiettivo sarà duplice: limitare l’apporto energetico e aumentare l’attività fisica. Come primo intervento è necessario introdurre un’alimentazione più sana: diminuire i grassi e gli zuccheri in favore delle fibre. In commercio esistono anche cibi ipocalorici da incorporare alla razione in modo graduale per evitare cambi troppo repentini nella dieta. In seconda battuta occorre ridurre o ancor meglio eliminare gli spuntini fuori pasto. L’animale va poi incoraggiato al movimento aumentando per esempio il numero e la durata delle passeggiate e il tempo dedicato al gioco. È importante tenere sempre sotto controllo l’ago della bilancia: l’animale deve essere pesato tutte le settimane. Il tempo necessario per raggiungere il peso ottimale dipende poi dalla situazione di partenza. Durante questo percorso il veterinario stimerà con regolarità aggiustamenti nella tabella di marcia in funzione di diversi parametri come la salute dell’animale e l’attitudine a sostenere il regime alimentare. A peso forma riconquistato si potrà poi decidere di alleggerire le prescrizioni dietetiche stando però sempre attenti al mantenimento di una condizione fisica ottimale. 

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