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Le malattie dei cani: la pseudorabbia

La pseudorabbia, detta anche morbo di Aujesky, è una malattia che può infettare i cani se mangiano carne di suino o cinghiale non cotta o se a contatto diretto con animali infetti. Non esiste una cura e la prevenzione è molto importante.

di Francesca Mussinelli, Medico veterinario

Tra le malattie che infettano i cani, il morbo di Aujesky, detto comunemente pseudorabbia, è causato da un herpesvirus e il suo ospite naturale è il suino, ma può infettare anche altre specie animali come cani, gatti e bovini, mentre l’uomo non è altrettanto sensibile a questo virus.

Da dove nasce la malattia della pseudorabbia

La pseudorabbia è un virus abbastanza resistente nell’ambiente e che permane a lungo nelle carni fresche; la cottura completa è in grado di inattivare questo herpesvirus, mentre il congelamento non sembra un metodo altrettanto efficace.

Il contagio, nei cani, avviene solitamente tramite il consumo di carne di suino cruda, oppure tramite il contatto diretto con la saliva di animali infetti, come può succedere ai cani durante le battute di caccia con i cinghiali.In Italia, il morbo di Aujesky è ancora presente, sia in molti allevamenti di suini sia nei cinghiali selvatici; anche se esistono piani di eradicazione per questa malattia che stanno dando ottimi risultati. I casi di pseudorabbia devono essere confermati con analisi specifiche di laboratorio e prevedono la denuncia come da regolamento di polizia veterinaria.

Come si cura la pseudorabbia nei cani?

La malattia ha un breve periodo di incubazione: in pochi giorni il virus invade il sistema nervoso causando encefalite e gravissimi sintomi neurologici, in parte simili a quelli della rabbia, e caratteristico è il prurito talmente intenso da portare gli animali a causarsi gravi ferite. È una malattia che genera grandi sofferenze e purtroppo ha sempre decorso fatale in pochissimi giorni; per cane e gatto non esiste vaccino.

La prevenzione resta l’unica arma efficace contro la pseudorabbia nei cani; come abbiamo visto, la via principale di contagio sono gli alimenti che contengono carne di suino o cinghiale crudi.

È fondamentale, quindi, evitare di somministrare carne o visceri di maiale crudi. Questa regola vale anche per i prodotti essiccati o stagionati, come il salame e il prosciutto crudo. È necessario impedire ai cani di vagare liberi in prossimità degli allevamenti suini e i cacciatori non devono mai somministrare visceri o carne di cinghiale senza averli prima cotti completamente.

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