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La disfunzione cognitiva nel cane anziano

Quando il cane incomincia a diventare anziano possono insorgere cambiamenti a livello encefalico che sono alla base della disfunzione cognitiva, caratterizzata da sintomi come disorientamento, alterazione delle interazioni e del ciclo sonno-veglia e lo sporcare in casa.

di Elisabetta Scaglia, Medico veterinario

La disfunzione cognitiva del cane anziano è un disordine neurodegenerativo che porta a un declino delle funzioni cerebrali superiori, incluse quelle coinvolte nella memoria e nell’apprendimento.

Come il cane anziano manifesta la disfunzione cognitiva

I segni clinici sono caratteristici e vengono descritti dall’acronimo inglese DISHA: Disorientation (disorientamento), altered Interactions with people or other pets (alterazione delle interazioni con persone e altri animali), Sleep-wake cycle alterations (alterazione del ciclo sonno-veglia), House-soiling (sporcare in casa), altered Activity level (alterati livelli di attività). Sono segnalati anche :

  • aumento dell’ansia;
  • diminuzione dei comportamenti di pulizia;
  • alterazioni dell’appetito;
  • pacing (camminare avanti e indietro senza motivo);
  • comportamenti ripetitivi;
  • diminuzione nella risposta agli stimoli;
  • deficit di apprendimento e memoria. 

L’età tipica di insorgenza dei segni clinici è mediamente 11 anni, però test di laboratorio effettuati hanno documentato un declino cognitivo a partire dai 7 anni di età. Alla base della disfunzione cognitiva ci sono cambiamenti a livello encefalico legati all’anzianità del cane

Come comportarsi con il cane anziano che ha la disfunzione cognitiva 

Per la disfunzione cognitiva del cane non esiste una cura risolutiva, essendo un processo degenerativo irreversibile legato all’anzianità dell’animale, le cui cause non sono ancora del tutto chiarite. Ci sono però delle terapie di supporto che aiutano a rallentare il declino cognitivo e a migliorare i sintomi. Dal punto di vista comportamentale è utile mantenere una stretta routine, per garantire la prevedibilità nelle attività quotidiane e per ridurre il disorientamento; modificare l’ambiente fisico ove necessario (segnalare chiaramente la porta d’uscita, eliminare gli ostacoli, evitare di spostare i mobili e così via); usare sempre una comunicazione molto chiara e non ambigua; proporre giochi di attivazione mentale, stimolare la socializzazione e l’esplorazione e mantenere un’adeguata attività fisica. In supporto alla terapia comportamentale vengono proposte diete medicate e supplementi nutrizionali naturali di diverso tipo, oppure terapie farmacologiche vere e proprie. 

Quando un cane diventa anziano, potrebbero insorgere dei problemi di salute sia fisica che mentale. La disfunzione cognitiva è uno di questi ultimi casi. Seguendo questi consigli è possibile rallentare questo declino.

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