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Educare il cane a superare gli ostacoli ambientali 

Il proprietario deve educare il cane a scoprire l’ambiente, senza però mai sostituirsi a lui. In questo modo ogni esperienza superata aumenterà la sicurezza del cane e la fiducia nel proprietario.

di Chiara Suardi, Educatrice cinofila

La conoscenza dell’ambiente, o imprinting ambientale, avviene nei cuccioli dalla settima alla quindicesima settimana di vita. Per il cane moderno la conoscenza ambientale è molto più complessa rispetto ai suoi antenati, ad esempio dovrà capire che l’aspirapolvere e gli elettrodomestici non sono mostri pronti ad attaccarlo, o che gli animali che normalmente sono sue prede o nemici possono convivere tranquillamente assieme. Per fare ciò è molto utile, nonché necessario, che il padrone lo educhi. Per farlo, può seguire i seguenti consigli.

Cosa fare, e cosa non, per educare un cane

È importante che il proprietario sia una valida guida educativa che aiuti il cucciolo a superare le varie incognite presenti nell’ambiente, senza sostituirsi a lui. Educare il cane pensando di risolvere a ogni piè sospinto le difficoltà che si presentano all’animale, alimenteranno in lui la sensazione che il mondo è pericoloso e creeranno dipendenza dal proprietario, tutti elementi non utili a un sano sviluppo del cucciolo. Viceversa, forzare un cane a esperienze troppo lontane dalla sua natura alimenterà risposte di fuga o aggressività. 

Come educare il cane: l’esempio del sacco della spazzatura

Facciamo l’esempio del classico sacco della spazzatura sulla strada, molti cuccioli ne hanno paura: è grosso, scuro, si muove, se c’è vento può apparire minaccioso. Di solito i cuccioli si bloccano davanti o gli abbaiano contro, tutte reazioni che indicano paura. Spesso a noi fa sorridere ma attenzione, il cane va preso sul serio. Cosa fare per educare il proprio cane? Se lo si tira via gli stiamo insegnando che non ci interessano i suoi sentimenti e il cane, oltre a perdere fiducia in noi, rimane con il timore dell’oggetto. Se, viceversa, lo prendiamo in braccio ed evitiamo l’ostacolo non facciamo il suo bene in quanto non gli permettiamo di crescere. La soluzione migliore è avvicinarsi al sacco e parlare al cucciolo con tono calmo e confortante, toccando il sacco. Il cucciolo incuriosito si avvicinerà e lì lo premieremo con una carezza, del cibo o una lode. 

In questo modo abbiamo affrontato un ostacolo assieme al cane, che si è sentito sicuro e sostenuto dalla nostra presenza. 

Ogni esperienza superata aumenterà la sicurezza nel cane che sarà pronto ad affrontarne altre ed altre ancora. L’importante è ricordarsi che educare il cane non significa sostituirsi a lui.

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