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Cosa succede se un gatto mangia un filo di lana?

Questo è un esempio di diagnosi eseguita dalla veterinaria dopo una visita accurata delle condizioni fisiche e psicologiche di un felino, dopo che aveva ingerito della lana. Il protagonista è Romeo, micio stressato in seguito a un trasloco.

di Elisabetta Scaglia, Medico veterinario

Romeo, gatto comune europeo, maschio castrato, 1 anno e mezzo, viene portato dal veterinario perché da circa 8 mesi ha iniziato a succhiare e ingerire pezzi di stoffa, specie lana trovata in casa. Se il gatto mangia la lana, comportamento che finora per fortuna non ha avuto gravi conseguenze, potrebbe essere però molto pericoloso per la sua salute, perché può causare occlusioni intestinali. 

Perché il gatto mangia la lana?

Romeo vive con due proprietari adulti in un appartamento dal quale non ha modo di uscire a piacimento; in casa non ci sono altri gatti né altri animali. Circa un anno fa il gatto ha affrontato un trasloco; fino ai 6 mesi di vita abitava invece in una casa dalla quale aveva accesso all’esterno tramite passaggi su tetti e terrazzi. Il diverso contesto casalingo ha fatto sì che Romeo perdesse l’opportunità di allontanarsi da casa, avendo ora a disposizione solo un grande terrazzo. 

Non sono presenti altri disturbi comportamentali concomitanti, come eliminazione inappropriata o leccamento eccessivo del corpo. Le condizioni cliniche del gatto sono buone, non sono segnalate patologie organiche passate o attuali di rilievo. 

L’ingestione di sostanze come la lana si manifesta generalmente in gatti giovani, dai 4 mesi ai 2 anni di età; la sterilizzazione non influenza questo comportamento, che sembra invece essere più frequente nei gatti che vivono solo indoor. Anche lo stress può avere un’influenza sull’ingestione di sostanze non edibili, così come la presenza di cause organiche concomitanti, non necessariamente di natura gastroenterica. 

Romeo presenta alcuni tratti tipici della patologia: è un gatto che vive solo in casa e soprattutto può aver subito un doppio evento stressante: trasloco e perdita di accesso agli spazi esterni all’abitazione. Per aiutare Romeo, sono state impostate modificazioni comportamentali, volte soprattutto ad arricchire il più possibile l’ambiente e la vita del gatto all’interno di casa. L’accesso alla stoffa andrà ovviamente evitato. Verrà associato inizialmente un supporto farmacologico per ridurre lo stress di Romeo e aiutarlo ad adattarsi al nuovo ambiente di vita per evitare che ingerisca nuovamente un filo di lana!

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