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Uno dei principali campanelli d’allarme che indica la carenza di vitamina A è l’occhio gonfio: la tartaruga non riesce ad aprirlo e ha bisogno di terapie specifiche. Una corretta ed equilibrata alimentazione garantisce il fabbisogno di vitamina A.
In base all’età della tartaruga varia il tipo di dieta adatta a mantenerla in buona salute: i cuccioli sono prevalentemente carnivori, i giovani esemplari onnivori e le tartarughe anziane, invece, sono solitamente erbivore.
Le tartarughe di terra possono essere onnivore o erbivore, ma ciò che hanno in comune è un’alimentazione ricca di fibre, vitamine e calcio. L’acqua è un elemento importante perché le testuggini sono suscettibili alla disidratazione.
In inverno, le tartarughe di terra vanno in letargo: in tane sottoterra che scavano da sé o in rifugi preformati. Questa sistemazione previene la disidratazione e il congelamento e, assieme alla riduzione del metabolismo, assicura all’animale la sopravvivenza.
Le malattie metaboliche si riscontrano frequentemente nei sauri in cattività. Anche i draghi barbuti che vivono in casa possono sviluppare l’iperparatirodismo secondario se non vengono frequentemente esposti ai raggi UVB: la corretta gestione dell’animale e una buona alimentazione prevengono problemi alle ossa.
Non bisogna sottovalutare il raffreddore nel furetto: può essere sintomo di una malattia infettiva, il cimurro, che, se non adeguatamente curata, provoca la morte. La prevenzione è importante, i furetti dovrebbero essere vaccinati e fare il richiamo ogni anno.
Individuare il sesso della tartaruga è importante per una corretta convivenza tra più soggetti, non solo per la scelta del nome giusto. Di solito, se una tartaruga è maschio o femmina lo si capisce quando diventa adulta.
I conigli possono vivere sia in casa che all’aria aperta: è bene sapere come prendersi cura di loro in ogni habitat e, soprattutto, stare attenti agli sbalzi termici.
Saltella, ama dormire e necessita di un’alimentazione particolare: il petauro dello zucchero è un animale che ha bisogno di particolari attenzioni a causa delle sue inconsuete peculiarità.
Quando il criceto cerca di immagazzinare troppo cibo per creare delle riserve, può capitare che abbia un prolasso della tasca guanciale. Bisogna sempre evitare di lasciare troppo cibo a sua disposizione.