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90 animali d’artista “conquistano” Bologna 

In scena una nuova frontiera dell’intrattenimento, in cui si fondono natura, arte, magia, divertimento e sogno. Il museo si trasforma in uno zoo di libertà, privo di gabbie, senza distanze e animato da pitture, sculture e installazioni di ogni specie.

di Redazione

A Bologna arrivano gli animali d’artista e Palazzo Albergati si trasforma in uno zoo senza gabbie in cui il contatto può essere diretto e speciale. Il tutto attraverso una serie di novanta opere, che vedono protagoniste creature diverse per accompagnare il visitatore all’interno di un avvincente e suggestivo “safari museale” sospeso tra realtà e immaginazione. 

Arte, magia, divertimento e sogno si fondono insieme in occasione di questa nuova esposizione “Animali Fantastici – Il Giardino delle Meraviglie”, visitabile fino al prossimo 5 maggio. La mostra – in anteprima mondiale – ospita opere dedicate alle più disparate specie animali, realizzate per l’occasione da 23 autori contemporanei. 

Con un allestimento privo di gabbie, chiusure e delimitazioni, l’itinerario della mostra, curato da Gianluca Marziani e Stefano Antonelli, offre al visitatore la possibilità di immergersi in un’atmosfera fiabesca e sognante: un mondo parallelo in cui le specie vivono in totale libertà, lontane da ogni tipo di minaccia. Tra sculture, disegni e pitture, il risultato è un “viaggio” nel mondo animale che combina bestiari fantastici, giochi medievali, ibridi, fantascienza, surrealismi pop e citazioni letterarie.  

A dare vita ai capolavori esposti sono alcuni dei più apprezzati artisti del nostro tempo, da Marco Bettio a Velasco Vitali, fino a Camilla Ancilotto, Valeria Petrone e Giovanni Albanese. Tra i contributi spiccano Siamo mutanti di Sandro Gorra, dedicato alle affascinanti giraffe, Siamo fattoria di Marco Bettio che vede protagonisti asini, scimmie, topolini e cervi, e Siamo Mondi di Fulvio Di Piazza, ispirato all’immaginario fantastico di Jurassic Park e all’arte di Salvador Dalí e Max Ernst. 

Prodotta e organizzata da Artemisia, con il patrocinio del Comune di Bologna, la mostra restituisce al pubblico un inaspettato e coinvolgente tour naturalistico. «La mostra è la perfetta metafora di un mondo dove le enormi diversità e la molteplicità linguistica si sciolgono in una gigantesca famiglia allargata», commenta il curatore Gianluca Marziani. «Una specie di pianeta ideale dove condividere spazi e risorse, senza disuguaglianze, confermando il teorema di Tom Regan che considera i diritti degli animali identici ai diritti degli umani».  

(Foto d’apertura: Ufficio Stampa Arthemisia)

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