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Un altro anno di soccorsi salvavita al Cras di Vanzago   

I numeri del Centro recupero animali selvatici gestito dal WWF dimostrano l’importanza di questa struttura: 4738 gli animali curati in dodici mesi.

di Redazione

L’intervento di soccorso numero 4738 è andato in scena l’ultimo giorno del 2022. Una piccola volpe in difficoltà, ricoverata e rimessa in sesto. Prima di lei erano c’erano stati 12 mesi di lavoro ininterrotto, giorno e notte. Con interventi salvavita dedicati prevalentemente ai volatili – l’80% dei pazienti con 3.803 esemplari -, e mammiferi – circa il 18% con 861 animali, di questi ben 583 sono stati ricci. Subito dietro i rettili, con 71 interventi concentrati prevalentemente su tartarughe e rospi. Sono queste le fondamentali attività del Centro recupero animali selvatici di Vanzago, gestito dal WWF.   

«Lo scorso anno ha registrato una leggera flessione del numero dei ricoveri rispetto ai 4.977 del 2021 (-4,82%)», spiegano dal Cras. «Analizzando l’andamento mensile del numero dei ricoveri nei mesi di maggio, giugno e luglio sono arrivati 3.092 animali, pari al 65% degli arrivi dell’anno. Il picco c’è stato nel mese di giugno. Il periodo primaverile è quello che ci impegna maggiormente poiché vengono portati molti piccoli, cuccioli e giovani».    

Tra gli animali curati anche 17 gufi, 14 cigni reali, 69 pipistrelli, 14 caprioli. Cure ma anche molti interventi chirurgici o immobilizzazione degli arti dei rapaci che sono arrivati con gravi ferite. Complessivamente il 39% degli animali dopo le terapiw viene rilasciato, mentre il 32% purtroppo non sopravvive. Oggi il Cras ospita circa 200 animali, alcuni dei quali stanno facendo una riabilitazione lunga e saranno rilasciati in primavera.    

Il “pronto soccorso” degli animali selvatici si conferma dunque un presidio indispensabile ogni giorno dell’anno. Attivo dal 1995, all’interno dell’Oasi del WWF, si fonda sul contributo di oltre 50 volontari, sotto la guida del medico veterinario Stefano Raimondi ed è ormai un punto di riferimento nel campo dell’emergenza sanitaria degli animali selvatici.   

(Foto d’apertura: @crasvanzago)

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