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I gatti riescono sempre ad essere al centro dell'attenzione: l’hanno fatto anche con "Stray", il nuovo videogioco per Playstation e computer il cui protagonista è un felino randagio. In un baleno è diventato un caso mediatico.
I gatti di tutto il mondo sono incollati allo schermo: è l’effetto di “Stray”.Il nuovo videogioco, pubblicato da Annapurna Interactive e sviluppato da Blue Twelve Studio, è uscito il 19 luglio e ha già conquistato tutti: umani e felini.
Su TikTok spopolano video in cui i gatti, mentre i loro padroni giocano a “Stray”, cercano di interagire con i personaggi che sono stati creati così bene da sembrare reali. I giocatori, premendo un pulsante, possono far miagolare il felino ed è proprio questo miagolio ad attrarre i gatti domestici davanti allo schermo.
Sulle piattaforme social, in un solo mese, sono oltre 28 milioni le visualizzazioni per l’hashtag #straygame. È stato anche creato un account twitter, @CatsWatchStray (gatti che guardano Stray), che dopo soli due giorni dal debutto del videogioco aveva già accumulato oltre tredicimila followers e twittato circa trecento video.
Il protagonista del videogioco è un gatto randagio dal manto fulvo e tigrato, di nome Stray, appunto, che conduce il giocatore in un paesaggio dall’atmosfera cyberpunk. Stray fa parte di una famiglia felina che vive vicino a un impianto fognario. Un giorno, durante una passeggiata esplorativa, precipita nel vuoto e si ritrova tutto solo, confuso e dolorante. Inizia così la partita: il gatto incontra un piccolo drone che durante il gioco gli fa da guida, per aiutarlo a ricostruire i suoi ricordi.
Si tratta del primo videogioco in cui il protagonista è un gatto. Stray è totalmente realistico: dalle sembianze del micio al suo atteggiamento. Giocando ci si rende conto che, come nella vita reale, addomesticare totalmente un gatto è un’impresa quasi impossibile: la loro natura è infatti selvaggia.
Grazie al videogioco è nata anche una raccolta fondi: su Twitch i giocatori hanno trasmesso, come di consueto sulla piattaforma, le loro avventure di gioco, raccogliendo in questo caso denaro per i gatti randagi. “Stray” ha così superato il confine del videogame diventando un vero fenomeno.
«Spero che il videogioco possa ispirare qualcuno a prendersi cura di un vero gatto randagio», ha dichiarato Swann Martin-Raget, produttore del BlueTwelve gaming studio. Jeff Legaspi, direttore marketing di Annapurna Interactive, ha invece spiegato: «Il videogioco è stato immaginato anche per creare maggiore consapevolezza sull’adozione di animali domestici bisognosi».
(Foto d’apertura: @stray.game)
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