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Stretta su animali selvatici, via libera a nuove regole

Il Consiglio dei Ministri vara le nuove disposizioni: sarà proibita l’importazione di pipistrelli, ragni velenosi, ma anche la riproduzione di tigri e leoni.

di Alessio Pagani

Più tutela agli animali selvatici, più attenzione alla salute pubblica. Sono state approvate dal Consiglio dei Ministri le Disposizioni di attuazione del Regolamento (UE) in materia di commercio, importazione, conservazione di animali della fauna selvatica ed esotica. Stop, così, all’ingresso di pipistrelli, detenzione di ragni velenosi, riproduzione di tigri e leoni e altri animali esotici nel nostro Paese. Su proposta del ministro Speranza, nelle scorse ore, infatti, il Governo ha approvato due decreti legislativi che riguardano animali esotici e selvatici – quasi 5 milioni ogni anno, secondo i dati ufficiali – attualmente commerciati e detenuti in cattività in gabbie, teche, vaschette nelle case degli italiani. Previste, proprio per contrastare il fenomeno del commercio illegale, sanzioni pesanti contro chi violerà i divieti di importazione, vendita e riproduzione, così come contro il traffico di specie protette in pericolo di estinzione. Dopo Olanda, Cipro, Lussemburgo e Belgio, l’Italia diventa il quinto Stato europeo a rendere operative restrizioni importanti in questo settore, mentre Francia e Slovenia applicheranno norme simili, ma solo dal prossimo anno e il Consiglio europeo dei Ministri ha recentemente impegnato la Commissione di Bruxelles a emanare una normativa comunitaria. Ora il ministero della Salute redigerà una “lista positiva” che include le poche specie animali che potranno ancora essere commerciate e detenute in Italia, mentre entro 180 giorni dall’entrata in vigore della legge il ministero della Transizione Ecologica stilerà la “lista negativa”, quella cioè degli animali vietati. «Leggeremo i dettagli dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, ma si tratta di una norma in linea con la recente introduzione in Costituzione della tutela degli animali e della biodiversità. Ringraziamo il ministro alla Salute, Roberto Speranza, e i parlamentari che hanno lavorato a questo fondamentale provvedimento», commenta il presidente dell’Oipa, Massimo Comparotto. «Tenere in casa serpenti, grandi felini, scorpioni, tartarughe alloctone, ragni velenosi e pipistrelli, acquistati legalmente o illegalmente, negli anni ha inoltre determinato, a causa di liberazioni o fughe, l’introduzione nei nostri territori di specie cosiddette “invasive aliene” che poi si cerca di eradicare. Sappiamo che questo è un provvedimento molto contrastato dagli operatori di un certo comparto economico, ma stavolta hanno vinto il benessere e l’etica». E in attesa di fare luce sulle liste appare chiaro che saranno proibite tutte quelle specie che costituiscono pericolo per la salute e per l’incolumità pubblica o per la biodiversità. Giro di vite anche sugli ibridi, ovvero quelli nati da genitori appartenenti a due specie o sottospecie animali diverse. E in caso di violazioni sarà sempre disposta la confisca degli animali, l’arresto fino a sei mesi o un’ammenda da 20mila a 150mila euro.

(Foto: @marek_lion_tiger_love)

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