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Stella ritrova la sua famiglia dopo 10 anni 

La breton, oggi dodicenne, si era smarrita in un bosco a Ceva, in provincia di Cuneo ed è stata recuperata non molto distante a San Michele Mondovì. Grazie al microchip ha potuto riabbracciare i suoi proprietari.

di Redazione

Stella è tornata a casa. Dopo dieci anni. Tanto ha dovuto aspettare per riabbracciare i suoi proprietari. Tanto l’ha attesa la sua famiglia senza mai arrendersi. È una storia incredibile quella che ha visto come protagonista questa cagnolina, oggi dodicenne, di razza Breton. Una storia che inizia appunto dieci anni orsono quando la quattrozampe si perde, durante una battuta di caccia al fagiano in un bosco del Cebano, nel cuneese. «Da quel momento non abbiamo mai più avuto notizie sulla nostra cagnolina», ha raccontato in lacrime la proprietaria del cane. Ma non hanno mai smesso di cercarla, anche se nessuno hai mai saputo fornire indicazioni, né tantomeno sono arrivate segnalazioni.

La svolta, invece, si è concretizzata nei giorni scorsi. Quando i responsabili e volontari del canile Rifugio 281 di San Michele Mondovì, in provincia di Cuneo, sono stati chiamati per un intervento. Operazione nata da una segnalazione dei carabinieri che hanno allertato il rifugio per la presenza di un cane vagante. Così, le volontarie, una volta giunte sul posto, si sono trovate davanti questa breton, intimorita e spaventata. E dopo averla messa in sicurezza l’hanno portata nel loro centro per effettuare la lettura del microchip. Puntuali sono emersi nome e cognome del proprietario e un numero di telefono che, però, visto il tempo trascorso non risultava più attivo. È toccato così agli uffici demografici del Comune di Ceva risolvere il mistero: dopo un certosino lavoro al computer, sono riusciti a rintracciare il domicilio del nominativo.

Nessuno, però, poteva ancora sapere che quel cane mancava da casa da oltre dieci anni. Lo ha scoperto la vice presidente della GEA, l’associazione che gestisce il Rifugio 281, Angela Massimino, una volta chiamati i proprietari. Al telefono, infatti, ha risposto una signora che, commossa ed emozionata, ha raccontato la storia di Stella. In poche ore erano già da lei che, non appena li ha visti, li ha riconosciuti. Salendo subito in auto con solo un desiderio: tornare a casa. «Oltre alla felicità, questa storia ha anche una morale», ricorda a margine GEA. «Se troviamo un cane vagante è indispensabile chiedere a un veterinario o al canile di verificare la presenza del microchip. Perché magari da qualche parte c’è una famiglia che lo sta ancora cercando».

(Foto: Canile Rifugio 281)

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