Skip to Content
image description

Sorpresa! Esistono i cavalli alati, gli orsi scrittori e i pinguini senza testa

Curiosità e sorrisi con le foto finaliste del Comedy Wildlife Photography Awards. Come sempre il concorso regala scatti sorprendenti che riescono anche a far riflettere sull’importanza di preservare la fauna selvatica. E si può ancora votare la fotografia preferita.

di Alessio Pagani

È arrivato il momento, anche quest’anno, di votare la fotografia più divertente dedicata agli animali per i Comedy Wildlife Photography Awards. Come sempre il concorso regala scatti sorprendenti che strappano un sorriso. Una kermesse diventata molto popolare nel corso del tempo scovando immagini particolarissime, che uniscono il mondo naturale a espressioni e atteggiamenti involontariamente bizzarri degli animali ripresi. Ma l’obiettivo è principalmente benefico: quest’anno, infatti, il ricavato andrà in favore dell’organizzazione del Regno Unito Whitley Fund for Nature (WFN) che si realizzerà progetti per la salvaguardia ambientale nell’emisfero australe.

Lanciato per la prima volta nel 2015 dai fotografi professionisti Paul Joynson-Hicks e Tom Sullam, che volevano creare un’esposizione interamente dedicata all’aspetto più leggero e divertente della fotografia naturalistica, ma che avesse allo stesso tempo anche un ruolo importante per la conservazione delle specie minacciate, il concorso è ormai diventato un punto di riferimento per tutti gli appassionati. Oltre a una giuria di esperti, toccherà anche al pubblico esprimersi per assegnare il premio popolare. Le votazioni si chiuderanno il 17 novembre e si può esprimere la propria preferenza  a questo  link, scegliendo uno degli scatti finalisti.

Tra questi, uno dei più curiosi è senz’altro “Pegaso, il cavallo volante” di Jagdeep Rajput (foto d’apertura). In realtà l’immagine ritrae lo scontro tra una gru antigone, intenta a difendere il proprio nido e l’uovo appena deposto e un’antilope azzurra, nota anche come nilgai. L’effetto ottico è davvero notevole, però, merito dell’inquadratura e delle dimensioni eccezionali della gru: gli esemplari di questa specie, infatti, raggiungono in posizione un’altezza di quasi 2 metri rendendosi assolutamente ben visibili e minacciosi all’occorrenza. Come ha potuto sperimentare l’antilope che distrattamente si era avvicinata troppo alla covata di una femmina, disposta a tutto pur di difendere il suo nido.

Orsi calligrafi e pinguini “distratti”

“Cosa scrivo dopo”, di Torie Hilley, immortala un cucciolo di orso che sembra alle prese con una lezione di bella grafia. In realtà il cucciolo aveva trovato una piuma d’aquila e ci ha giocherellato ben dieci minuti. Mentre ballava e si rotolava con la piuma, l’ha tenuta in bocca per un momento, come se stesse pensando a cosa scrivere, ed è nato lo scatto assai particolare.

Talmente distratto da perdere… la testa! Dei due pinguini reali (Aptenodytes patagonicus) immortalati alle Volunteer Point nelle Falkland da Martin Grace, uno sembra aver smarrito la sua testa. L’uccello di destra, infatti con la sua espressione imperscrutabile, pare chiedersi dove sia finito il muso del suo compagno.

Scoiattoli nella pioggia e volpi ammiccanti

“Jumping Jack”, di Alex Pansier, cristallizza le evoluzioni di uno scoiattolo rosso durante un temporale, lo scatto di un istante che ha catturato anche le gocce di pioggia sospese intorno a lui. Decisamente più tranquillo, al punto da concedersi di “strizzare l’occhiolino”, l’animale ripreso da Kevin Lohman. Si tratta di una volpe rossa americana incontrata al limitare del bosco e protagonista di questa buffa espressione.

Ti salto in bocca

“Punti di vista africani ingannevoli”, di Jean Jacques Alcalay, sembra ritrarre un airone sul punto di essere inghiottito da un ippopotamo. In realtà il pennuto è assolutamente tranquillo e appoggiato sul dorso di un altro ippopotamo, alla giusta distanza di sicurezza.

“Lotta indietro”, di John Chaney, invece, è lo scatto che immortala una strana coppia: un salmone che, saltando fuori dall’acqua, è finito direttamente sulla testa di un orso bruno, pronto a procurarsi la sua razione di cibo. Il pesce però, per sua fortuna, si è infilato nell’orecchio dell’orso, prima di rimbalzare di nuovo in acqua. Scampando così alla cattura.

Comodità assoluta

“Cuscino scomodo”, di Andrew Peacock, ci porta nel mondo degli elefanti marini e dei loro riposini. Per uno che sceglie il confort assoluto, infatti, a un altro tocca sopportare la situazione.

“Centro benessere scimmia”, di Federica Vinci, racconta il relax di scimmie selvatiche in Cambogia. Tra coccole e massaggi che devono essere assolutamente magici, a giudicare dal grado di rilassatezza di uno dei due primati.

Giochiamo a nascondino

Arshdeep Singh cattura il goffo tentativo di nascondersi di una civetta. Quasi sorpresa di essere stata intercettata in quello che pensava essere un rifugio a prova di curiosi.

Sembra, invece, giocare proprio a nascondino l’orsetto fotografato da Dave Shaffer che sbuca a sorpresa da dietro un albero. Vistosi beccato, il cucciolo ha provato a cavarsela con un… saluto di circostanza.

(Foto d’apertura: Jagdeeo Rajput. Tutte le foto sono di Comedy Wildlife Photography Awards 2022)

Copyright © 2024 – Tutti i diritti riservati