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Sempre più cani e gatti intossicati dalla droga

Negli Stati Uniti siamo di fronte a una crescita esponenziale di questi casi, come dimostrano le vicende di un servalo a Cincinnati e di un golden retriver a New York, ma si sono verificati episodi pericolosi anche in Italia. Per i quattrozampe marijuana e cocaina possono essere letali.

di Alessio Pagani

Droga e animali domestici non vanno d’accordo. Anzi, per cani e gatti le sostanze stupefacenti possono essere mortali. Specialmente se non si interviene con prontezza. E sono sempre di più i pet che, loro malgrado, ingeriscono dosi di droga. Sono diversi i casi anche in Italia. Nei parchi di Milano, ormai, si contano diversi casi. Con animali costretti a cure d’emergenza a base di fluidi per contrastare l’intossicazione da cannabis. Persino più gravi, invece, possono essere le conseguenze della cocaina.  

Ne sa qualcosa il gatto selvatico – un servalo, peraltro detenuto illegalmente – intossicato dalla cocaina a Cincinnati, in Ohio, negli Stati Uniti. Fuggito dall’auto del suo proprietario, durante un controllo stradale e recuperato su un albero dall’unità cittadina di controllo degli animali. Recuperato a fatica è stato sottoposto come da procedura a un test antidroga che ha stabilito come il servalo avesse cocaina in circolo, anche se non è chiaro come o perché.

Non è, infatti, la prima volta che il Cincinnati Animal Care, rifugio che si occupa del soccorso di animali in difficoltà, ha a che fare con questi episodi. Nel 2022, il gruppo ha accolto una scimmia cappuccina, di nome Neo, che presentava metanfetamine in circolo e da allora la ricerca di stupefacenti nel sangue degli animali viene effettuata non appena c’è un vago sospetto. Dopodiché il felino è stato trasferito allo Zoo di Cincinnati per tutte le cure del caso. Risolte con esito positivo. La vicenda, ampiamente dibattuta negli States, è diventa molto nota. Con il malcapitato servalo ribattezzato subito “Cocaine Cat”, con un chiaro rimando alla recente pellicola cinematografica “Cocaine Bear”. L’assurda commedia a tinte fosche che racconta la storia di un orso ritrovato morto vicino a un borsone contenente circa 1,9 milioni di euro di cocaina nel 1985. 

Meno grave, invece, l’intossicazione che ha colpito a New York un golden retriever di nome Hudson. Quattrozampe che ha involontariamente provato gli effetti della marijuana dopo aver ingerito una caramella alla cannabis trovata per strada. Come dimostra il video postato social, il suo stato confusionale ha allarmato il proprietario che ha portato subito il cane dal veterinario per una visita medica.

Da lì il ricovero e il lento recupero. «Ha dovuto dormire molte ore prima di riprendere un minimo di forze», ha raccontato il padrone. Ma non è un caso isolato visto che nella Grande Mela sono sempre di più i cani intossicati dopo la liberalizzazione della marijuana. A lanciare l’allarme sono i veterinari che parlano di una crescita esponenziale di episodi come quello accaduto ad Hudson. Anche piccole quantità di droga infatti sono altamente tossiche per gli animali che possono subire conseguenze serie anche soltanto sgranocchiando caramelle gommose a base di cannabis che trovano per strada. Una ragione in più per stare attenti ed evitare, anche se sono legali, di disperderle nell’ambiente.  

(Foto d’apertura: Cincinnati Animal Care)

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