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Se al bar trovi dei pinguini o altre creature esotiche è un problema. Soprattutto per loro

Sembra incredibile ma questi locali sono una moda diffusissima in Giappone, nata sull’onda dei cat cafè. Ma per gli esperti questo mette a rischio la stessa sopravvivenza di queste creature, spesso protette o addirittura in via d’estinzione.

di Alessio Pagani

In principio c’erano i cat cafè, luoghi cioè dove i clienti potevano sperimentare il piacere antistress di avere a che fare con i felini domestici. Coccole, qualche foto e un divertimento tutto sommato innocuo e senza alcuna conseguenza con gli animali, abituati a questo tipo di interazione. Locali che in Giappone sono letteralmente esplosi, finendo però per innescare una pericolosa deriva. Tanto che ormai, in nome della moda, il micio sul tavolo del bar non fa più notizia. Quello che serve è l’animale esotico, meglio ancora se raro. Con tutte le conseguenze del caso. Una situazione sfuggita di mano, secondo diverse associazioni animali. E del resto non è sicuramente positivo poter sorseggiare una bibita potendo interagire con un gufo, o gustarsi una fetta di torta con dei pinguini che ti fissano da dietro una parete di plexiglass.  

I caffè con animali esotici purtroppo non sono un’esclusiva giapponese, ma sono stati individuati anche in Cina, Thailandia, Taiwan, Indonesia, Corea del Sud, Vietnam, Filippine e Cambogia. È però all’ombra del monte Fuji che sono più numerosi. Tanto che, una recente e approfondita analisi su questi locali, pubblicata su Conservation Science and Practice, ha contato per difetto oltre 3700 animali di 420 specie, 52 delle quali a rischio di estinzione, tra i locali che offrono la compagnia di animali alla loro clientela.   

Un bel problema soprattutto se, come sembra, i frequentatori abituali di queste realtà non si rendono conto dei rischi per la conservazione della fauna selvatica, nonché per la salute e il benessere degli animali, che causano.   

Tra le critiche più evidenti a questi locali che possono ospitare rapaci, procioni, lontre, ricci e svariate specie di pesci, c’è proprio lo stato di «conservazione di questi animali». Molti di loro, secondo gli esperti, sono «spesso catturati in natura e questo ha implicazioni per la loro sopravvivenza a lungo termine». Inoltre le loro condizioni di vita sono le più lontane da un ambiente adatto alle loro esigenze, senza contare che non essendo domestici subiscono un forte stress a causa della manipolazione e interazione costante e addirittura, come nel caso dei gufi, «ad animali prevalentemente notturni viene imposta attività diurna che in natura per loro non è contemplata». Per questo motivo, i ricercatori dell’indagine chiedono al governo giapponese di rafforzare le leggi che regolano questa tipologia di caffè. Arrivando così a regolamentare, almeno, le modalità di detenzione di queste creature. 

(Foto d’apertura: @hedgehoghome.cafe)

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