Salva la balena intrappolata nell’estuario del fiume Rance

Una megattera di 7-10 metri di lunghezza, intrappolata nell’estuario del Rance, in Francia, è riuscita a superare la diga che separa il corso d’acqua dal mare e a riassaporare, finalmente, la libertà. Un passaggio salutato da decine di persone che per alcuni giorni avevano seguito le disavventure del cetaceo che era riuscito a infilarsi, suo malgrado, all’interno della diga della centrale maremotrice posizionata sulla costa bretone. Il cetaceo era stato avvistato nei giorni scorsi facendo risuonare subito l’allarme. Era entrato nello stretto passaggio approfittando dell’apertura di una valvola della centrale.

Nelle ore successive ha provato a tornare in mare aperto senza riuscirci, nonostante l’intervento di alcune associazioni per la tutela degli animali e i tentativi di riapertura della diga. Con l’aiuto della marea di riflusso, però, le autorità hanno deciso di aprire tutte le porte dell’impianto che sfrutta le maree per la produzione di energia elettrica, favorendo così il passaggio della balena. «Il problema principale era il dislivello tra il fiume Rance e il mare. Così, abbiamo aperto tutte le valvole dell’impianto di marea, 6 in totale, ognuna delle quali misura 10 metri di larghezza e 15 di altezza, in modo che l’animale avesse più possibilità di uscire», ha spiegato Thierry Buanic, presidente dell’associazione naturalistica Al Lark, coordinatore dell’operazione.

«La priorità assoluta era portare la balena fuori dall’estuario». Anche se la centrale produce ben il 12% dell’elettricità in Bretagna, tutto è stato fermato per salvare l’animale. Una missione compiuta con successo. In passato ci sono stati diversi casi di delfini, anche di notevole lunghezza, entrati nel fiume, ma questa è la prima volta che accade con un esemplare di megattera. Dopo aver raggiunto le acque aperte, la balena è stata vista allontanarsi senza problemi.  

(Foto d’apertura: IPA)

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