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Sabbia, fondali e coralli: la spa delle megattere

Gli scienziati hanno scoperto una spiaggia in Australia dove i cetacei si recano per fare… trattamenti di bellezza!

di Lorenzo Sangermano

Dopo aver attraversato gli oceani ed esplorato gli abissi, anche per le megattere arriva il momento del riposo. Durante il loro ritorno verso la parte sud del mondo, questi cetacei si spostano dal mare aperto alla costa. Proprio lì le megattere amano rotolarsi sulla sabbia dei fondali, utilizzandola anche come scrub per ripulire il proprio corpo dalla pelle morta e dai parassiti.

Questo è ciò che hanno scoperto gli scienziati della Griffith University nello studio pubblicato sul Journal of Marine Science and Engineering. Il curioso comportamento delle megattere, fino ad ora riservato ad alcune forme di corteggiamento, è stato osservato in Australia nella baia della città di Gold Coast. Attraverso filmati e ricostruzioni è stato possibile documentare le “evoluzioni” che questi cetacei eseguivano su loro stessi anche su fondali di 49 metri di profondità.

Per Olaf Meynecke, lo scienziato responsabile dello studio, «la rimozione della pelle è probabilmente una necessità per mantenere una comunità batterica cutanea sana». Infatti sulla loro pelle le megattere ospitano una densa comunità batterica che, in caso di ferite aperte o di tagli, può causare seri problemi di salute.

Con i suoi 17 metri di lunghezza e le 40 tonnellate di peso, la megattera trascorre la maggior parte dell’anno migrando. Si sposta dal Polo Nord, dove si nutre soprattutto di plancton, fino a raggiungere il Polo Sud, il luogo dell’accoppiamento e del parto. È durante questo lunghissimo questo tragitto che, al largo delle coste tropicali, piccoli crostacei chiamati cirripedi si attaccano alla pelle della megattera.

Rimuoverli al loro stadio iniziale è necessario all’esemplare per non rischiare di trasportare un carico eccessivo e perdere energia indispensabile per il viaggio. Ecco che, secondo gli scienziati, rotolarsi nella sabbia tra i detriti dei fondali vicini alle coste arriva in aiuto a uno dei più grandi mammiferi dell’oceano.

Mentre la megattera si diverte, attorno a lei appaiono anche piccoli pesci ed esemplari vari. Dalla rimozione della pelle, infatti, i detriti – composti anche dai cirripedi e da piccoli parassiti – diventano il cibo per i banchi di pesci e per tutta la comunità marina del fondale.

(Foto d’apertura: IPA)

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