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Rintracciare il cane con gli AirTag può essere pericoloso

Lo strumento è stato progettato per localizzare oggetti, non animali domestici. E sono diversi i casi di ingestione segnalati dai veterinari. Ecco perché serve particolare attenzione.

di Alessio Pagani

Come sempre il pericolo non viene dallo strumento in sé. Ma dall’uso che se ne fa. Così bisogna leggere l’appello di diversi veterinari statunitensi circa il rischio connesso all’utilizzo dell’ AirTag, il piccolo dispositivo di localizzazione sviluppato da Apple per tracciare i movimenti del proprio cane. Come chiarisce proprio il colosso di Cupertino, infatti, questa è una risorsa utile per rintracciare gli oggetti, non gli animali. Lo ha spiegato il Vice President of Worldwide iPhone Product Marketing di Apple Kaiann Drance in un’intervista concessa a Fast Company, sconsigliando l’uso localizzatore sia con i bambini sia con gli animali.  

Il rischio, infatti, è quello che li ingeriscano involontariamente. Soprattutto i cani, se questi dispositivi vengono agganciati al collare. Se da una parte, infatti, l’opportunità di tracciare la posizione dell’amico peloso grazie alla diffusione capillare dei dispositivi Apple è qualcosa di decisamente utile, sono già numerosi, purtroppo, i casi di cani che hanno ingerito un AirTag. Essendo così piccoli, infatti, possono venire rimossi dalla custodia e ingeriti al contrario dei tradizionali dispositivi di tracking pensati appositamente per i quattro zampe.

L’allarme lanciato dai veterinari trova conferma anche dalla necessità di operazioni chirurgiche, necessarie quando l’espulsione non avviene rapidamente per vie naturali. La batteria incorporata contiene, infatti, sostanza chimiche molto pericolose che possono essere diffuse nell’intestino se l’involucro viene rotto. Ecco dunque l’invito alla prudenza e all’utilizzo corretto. Fondamentale per evitare ogni possibile problema ai nostri quattrozampe.  

(Foto d’apertura: @dogwiofficial)

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