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Questo volatile è da record: ha migrato per 13 mila chilometri

Un esemplare di pittima minore ha percorso in volo la distanza che separa l’Alaska dalla Tasmania. Guadagnandosi il riconoscimento ufficiale dei giudici del Guinness dei Primati.

di Alessio Pagani

Un viaggio straordinario che, ancora una volta, ha messo nero su bianco le enormi potenzialità degli animali. Nel 2021, per esempio, un esemplare di pittima minore, un uccello presente più o meno in tutto il mondo e famoso per la lunghezza delle sue rotte migratorie, aveva stabilito il primato per il volo ininterrotto più lungo mai registrato: 13.050 km tra l’Alaska e la Nuova Zelanda. Lo scorso anno, però, un giovane esemplare ha migliorato questo primato, viaggiando per 13.560 km dall’Alaska alla Tasmania. I dati sul suo volo sono stati raccolti dal Pūkorokoro Miranda Shorebird Centre, in Nuova Zelanda, e poi certificati ufficialmente. Per gli esperti si tratta di un nuovo incredibile record mondiale, confermato recentemente anche dai giudici del Guinness dei Primati.  

Stando a quanto ricostruito il volatile, identificato con l’etichettatura numerica 234684 ha compiuto la trasvolata oceanica, rimanendo in volo per 11 giorni senza mai fermarsi. Impresa che solo a raccontarla sempre impossibile. E invece è proprio realtà. La pittima minore, conosciuta anche con il nome scientifico di Limosa lapponica, è uno degli uccelli migratori più studiati e più noti proprio per la sua capacità di percorrere distanze enormi due volte all’anno.  

Come molti altri viaggiatori, le pittime passano l’estate nell’Artico, in particolare in Alaska, e in inverno si spostano verso latitudini più temperate: alcune si fermano ai Tropici, altre proseguono il loro viaggio e arrivano fino in Australia e Nuova Zelanda. Si tratta di voli che durano una settimana o più e che sono decisamente singolari perché questi animali compiono viaggi che non prevedono mai soste lungo la loro rotta: devono attraversare immensi tratti di oceani dove non c’è la possibilità di fermarsi e ricaricare le energie. Ogni tanto, nelle piccole isole lungo il percorso, qualche pittima fa eccezione, ma la maggior parte degli esemplari che si dirigono a Sud non si fermano mai fino a che non ha raggiunto la meta.  

Secondo gli studiosi, inoltre, il viaggio monitorato nel 2022 resterà a lungo un volo da primato. Questo perché oltre la Tasmania non c’è più terra favorevole dove passare l’inverno e se qualche altra pittima dovesse migliorare il record sarà solamente di pochi chilometri. Resta però la quasi certezza che il volatile in questione non fosse solo, visto che questi uccelli migrano sempre in gruppi molto numerosi. Motivo per cui è ragionevole pensare che il record sia “condiviso” da altre pittime sprovviste di Gps e per questo non registrate nei sistemi.  

(Foto d’apertura: IPA)

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