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Porte aperte ai cani d’allerta medica

Si discute in Toscana la possibilità di garantire l’accesso in tutte le strutture a questi cani salvavita. Fondamentali per i diabetici, ma anche per le persone allergiche.

di Alessio Pagani

Si discute in Toscana la possibilità di garantire l’accesso in tutte le strutture a questi cani salvavita. Fondamentali per i diabetici, ma anche per le persone allergiche. 

Libero accesso, praticamente ovunque, ai cani da allerta medica. Proprio come viene consentito ai loro colleghi che guidano persone non vedenti. È quanto prevede la mozione approvata recentemente dal Consiglio regionale toscano. Pensata proprio per «attivare un protocollo perché tutti gli esercizi commerciali e gli stabilimenti balneari della nostra Regione consentano l’ingresso dei cani da allerta medica al proprio interno». Allo stato attuale, infatti, «questi cani non vengono fatti entrare per motivi igienici, ma chi soffre di diabete non si può separare dal proprio cane, né lasciarlo fuori da un negozio. Si tratta di veri e propri animali salvavita». Proposta dal capogruppo di Forza Italia al Consiglio regionale, Marco Stella, è stata poi votata all’unanimità dalla Terza Commissione, deputata ad affrontare le tematiche della tutela della salute. Presto, se l’iter burocratico procederà senza intoppi, in Toscana questi “assistenti” medici speciali potranno così avere libero accesso in ogni luogo, in modo da poter restare accanto ai loro padroni per cui sono diventati una risorsa insostituibile. «Stiamo parlando di cani», conferma Stella, «addestrati a segnalare al padrone i valori ematici di glucosio; se il valore è tra 70 e 80 milligrammi per decilitro (ovvero ipoglicemia) o se supera i 180 milligrammi per decilitro (cioè in caso di iperglicemia) il cane avverte i familiari o il diretto interessato se è da solo. Se sono in un ambiente che conoscono sono in grado persino di andare a prendere i kit di emergenza». Un supporto fondamentale, al pari di quello offerto dai cani preparati per prevenire violenti attacchi allergici, che scoprono con il loro fiuto la presenza, nei piatti o nelle bevande, di eventuali ingredienti incriminati. O quelli capaci di segnalare in anticipo l’arrivo di crisi epilettiche a danno delle persone che accompagnano. Cani che presto, se non ci saranno intoppi, vedranno riconosciuto il loro potenziale insieme alla possibilità di seguire ovunque l’umano che assistono.

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