Skip to Content
image description

Oltre mille animali selvatici salvati dal Cras “Stella del Nord” 

La struttura, gestita dalla Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha chiuso il 2022 con un bilancio lusinghiero e si conferma un punto di riferimento in Lombardia.

di Alessio Pagani

Il Centro recupero fauna selvatica “Stella del Nord”, della Lega italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, ha chiuso il 2022 con un bilancio di tutto rispetto: 1005 animali ricevuti, portati dai privati e dalle forze dell’ordine (120 provenienti da sequestro). Tra loro 238 mammiferi, 644 uccelli (di cui 137 nidiacei). Numeri che fanno della struttura di Caloziocorte, in provincia di Lecco, un punto di riferimento per il soccorso dei selvatici in Lombardia.  

Tra i tanti eventi e le storie dell’anno, indimenticabili quella del cervo Battista, ricoverato con tetraparesi da choc il giorno di apertura della caccia e recuperato dai veterinari del CRAS con una terapia innovativa che gli ha restituito l’uso delle zampe; ma anche quella del daino albino George, che aveva preso confidenza con gli abitanti di un piccolo paese in provincia di Bergamo e per questo si aggirava troppo spesso vicino alle strade. Anche lui ha trovato casa al rifugio. E poi le storie a lieto fine delle lepri salvate, del maestoso gufo Potter, la poiana della Grigna con l’ala spezzata, il tasso Bobby ricoverato con la zampa fratturata, il ghiro che vagava in un garage di Como, la volpe Chico, i cerbiatti Trixie, Barney e Menny, accolti a pochi giorni di vita e allattati a biberon. Senza dimenticare la piccola muflona Chica, che dopo alcuni interventi chirurgici è tornata a saltellare. In novembre un maxi sequestro della polizia provinciale di Como ha condotto poi al CRAS centinaia di uccelli da richiamo imprigionati da un bracconiere in gabbie piccolissime. Anche questo improvviso afflusso di animali non ha fermato i volontari, che li hanno curati uno a uno. 

«Sulla tutela degli animali selvatici», ha sottolineato così la presidente di LEIDAA, Michela Vittoria Brambilla, «l’Italia deve compiere un grande salto culturale, per colmare ritardi e soprattutto sconfiggere l’indifferenza che troppo spesso diventa insofferenza e persecuzione. I pazienti del CRAS sono testimoni dell’urgenza di questa battaglia: tutelare insieme uno straordinario patrimonio di biodiversità che appartiene a tutti e che dobbiamo custodire per le future generazioni». 

(Foto: CRAS Stella del Nord)

Copyright © 2024 – Tutti i diritti riservati