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Non toccare i cuccioli di capriolo. La mamma tornerà da loro

Solo se gli animali sono feriti o sulla strada vanno allertati i soccorsi. Ma il più delle volte sono lasciati lì dalla madre che tornerà a prenderli. Per questo spostarli è pericoloso.

di Redazione

Troppi animali selvatici soccorsi senza motivo. Soprattutto senza le dovute competenze. Succede praticamente ovunque in Italia, in questo periodo. I piccoli che iniziano a esplorare il territorio vengono, infatti, scambiati per animali in difficoltà quando magari sono solo distanti dai genitori,. che però continuano a monitorarli nel loro percorso di crescita verso la necessaria indipendenza. Ecco così che pur spinti dal buon cuore, alcuni interventi di “salvataggio” improvvisati risultano decisamente negativi. L’allarme è lanciato da più voci, ma con un denominatore comune. Servono prudenza, attenzione e bisogna lasciar perdere l’improvvisazione. A intervenire sul tempa è il Centro Animali Non Convenzionali di Grugliasco, vicino a Torino. «Attualmente, stiamo ricoverando oltre 100 animali al giorno», hanno fatto sapere, «anche perché si continuano a portare al centro soggetti che non avrebbero bisogno di essere aiutati, ma che, al contrario di quanto si pensa, stanno semplicemente facendo un normale percorso di crescita. Nel caso degli uccelli questo prevede fasi al suolo mentre non possono ancora volare ma sono nutriti dai genitori: i piccoli conoscono il mondo lontani da loro che comunque li controllano a distanza e forniscono il loro cibo. Lo stesso accade con i caprioli». Troppi, specialmente perché si tratta di prole sottratta ai genitori. «I giovani caprioli vengono semplicemente lasciati nell’erba dalla madre perché troppo lenti per scappare ai predatori, che inseguono ciò che si muove: sono “addestrati” così per sopravvivere, per questo più ci avviciniamo a loro, più stanno immobili fingendosi come morti. Non vanno toccati e non sono orfani. La madre non torna se state nei paraggi, quindi se non ci sono ferite evidenti lasciateli in pace». Avvertenze troppo spesso ignorate. Al punto che anche i vigili del fuoco sono dovuti intervenire con una nota ufficiale. «I piccoli», si legge, «potrebbero sembrare in difficoltà, ma in realtà restano immobili e mimetizzati in attesa del ritorno della madre per cui, a meno che non siano feriti o in mezzo alla strada, non bisogna avvicinarsi e soprattutto non toccarli». Attenzione, dunque, perché soccorsi messi in pratica senza alcuna esperienza non sono utili, e anzi mettono a rischio gli animali.

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