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Milano, dalle uova di Pasqua escono i piccoli falchi pellegrini

Si sono schiuse le uova di Giò e Giulia, che da anni nidificano sul Pirellone di Milano. E mamma e papà sono già decisamente impegnati.

di Alessio Pagani

Ci sono voluti in tutto 3 giorni – dalla notte a cavallo tra il 5 e il 6 aprile fino alle scorse ore – per vedere completarsi la schiusa delle quattro uova che Giulia aveva deposto sul tetto del Pirellone di Milano, sede della Regione Lombardia. A rompere l’attesa era stato un messaggio arrivato puntuale sulla pagina Facebook che segue, insieme alla diretta alla diretta web, le avventure di questa coppia di falchi pellegrini e dei loro eredi. «Habemus pullus. Dalla tarda notte del 5 aprile, infatti, il primo uovo si è schiuso: è nato il primo pullo». Parola di Guido Pinoli, il naturalista che da anni si occupa di gestire il profilo e di informare tutte le persone interessate.

Nell’arco di altre 72 ore poi anche le altre tre uova hanno lasciato il posto ad altrettanti pulli. In genere il tempo della cova dura da un minimo di 28 a un massimo di 35 giorni. Quest’anno, però, i falchetti si sono fatti attendere. Il primo uovo, infatti, Giulia lo aveva deposto nella notte fra martedì e mercoledì 1 marzo, in anticipo di quasi una settimana rispetto alle date degli anni passati, mentre il secondo è arrivato il 3 marzo. Nei giorni successivi sono comparsi il terzo e il quarto. Con la schiusa che si è completata nelle scorse ore.  

Il difficile però inizia ora. Con Giò e Giulia che come sempre dovranno dividersi i compiti di gestione del nido e dell’alimentazione. Anche se ormai hanno già una certa esperienza. La coppia di falchi pellegrini vive, infatti, sul tetto del Pirellone dal 2014 e da diverso tempo dà appuntamento in primavera con la deposizione delle uova e l’arrivo degli eredi. Per ora in buone condizioni, come i due genitori. «La siccità a Milano continua, ma Giò e Giulia non hanno problemi di idratazione, per le prede che mangiano e che Giò porta regolarmente a Giulia», ha scritto sempre Pinoli nei suoi aggiornamenti. E se volete continuare a seguire la crescita dei piccoli falchi pellegrini potete farlo qui. 

(Foto: Regione Lombardia)

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