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Messico, salvato il gatto tatuato da una gang di detenuti. Presto sarà adottato

Il felino liberato dalle autorità aveva impresso sulla pelle il simbolo della banda criminale dei «Los Mexicles». Al termine delle indagini potrà finalmente raggiungere la sua nuova famiglia.

di Alessio Pagani

Per loro era il simbolo del potere che continuava anche in carcere. Tanto che hanno deciso persino di tatuarlo con i simboli della loro gang criminale. Tra questi un’aquila reale con la scritta «Made in Mexico», stemma identificativo dei Los Mexicles, banda legata al cartello di Sinaloa. Per il povero gatto, di razza sphynx, una sofferenza atroce che si è conclusa solo con la sua liberazione.  

Il felino si trovava all’interno del carcere di Cereso 3 di Ciudad Juárez e, secondo le autorità, apparteneva a Ernesto Alfredo Piñón de la Cruz, detto El Neto, proprio il capo del gruppo criminale, morto dopo il tentativo di fuga di massa della banda di poco più di un mese fa. È stato in seguito all’evasione e ai successivi controlli che è stato recuperato il micio. Subito trasferito in una struttura veterinaria per essere sottoposto a cure e cicli di antibiotici: il crudele trattamento ricevuto gli ha infatti causato diverse infezioni, agli occhi e alle orecchie.  

Sono state le autorità dello Stato di Chihuahua a farsene carico e metterlo poi al sicuro in un rifugio per animali di Ciudad Juárez. Non era però il solo animale dietro le sbarre senza alcuna colpa. I poliziotti hanno anche scoperto che, Neto a parte, i detenuti potevano godere di una discreta varietà di lussi e opzioni all’interno di Cereso 3. Sempre in tema di animali, per esempio, nel blitz è stato sequestrato anche un serpente, nascosto all’interno di una scatola trasparente.  

Si attendono ora le conclusioni delle indagini prima di procedere ufficialmente con le pratiche di adozione del gatto. Per lui c’è già una famiglia fuori dai confini messicani, in Texas. Le autorità locali hanno precisato però che, per ragioni di sicurezza, è stato deciso di non rivelare nominativo e dettagli della persona che si prenderà cura del felino, aggiungendo comunque che questa persona ha già animali della stessa specie. L’animale, infatti, è ancora al centro di un’indagine del governo, ma durante la sua custodia riceverà, ovviamente, tutte le cure necessarie. Secondo le prime valutazioni mediche, condotte dal capo del dipartimento Benessere Animale, Diego Poggio, il felino, ferite da rimarginare e cicatrici a parte, è sano. Anche se piuttosto traumatizzato. «Per quanto riguarda i tatuaggi, come dice il nostro regolamento, si tratta di un evidente maltrattamento sugli animali, poiché ogni mutilazione o marcatura inutile è considerata un abuso evidente», hanno affermato gli investigatori che assicurano di voler andare fino in fondo a questa vicenda.

(Foto d’apertura: Twitter/@ElGtz5)

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