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Louis Wain, il papà dei nostri gatti di casa

Al pittore e illustratore inglese, celebre per i suoi disegni dedicati ai felini, si deve l’ingresso nelle case di questi animali. È grazie a lui e alle sue opere se iniziarono ad essere considerati come membri della famiglia.

di Alessio Pagani

Il papà dei gatti moderni ha un nome e un cognome: Louis Wain. E la sua storia è legata a doppio filo con il rapporto che in moltissimi oggi hanno con i loro felini. Considerati membri della famiglia a tutti gli effetti. E se questo è un dato assodato e ormai innegabile buona parte del merito è proprio di questo artista dalla vita complicata ma dal talento indiscutibile. A raccontarla ci pensa la pellicola, disponibile su Amazon Prime, “Il visionario mondo di Louis Wain” con protagonista Benedict Cumberbatch. Un viaggio nella vita di questo pittore e illustratore inglese nato a Londra nel 1860 e nel peso che ebbe sulla sua carriera l’incontro con Peter: un micio bianco e nero di pochi mesi che si trovava a vagare solo nelle campagne alla periferia della capitale. Un batuffolo che Louis, insieme alla moglie Emily Richardson, decise di portare a casa. Suscitando ironia e irritazione. Perché, se nell’Inghilterra di fine Ottocento i cani di piccola taglia avevano già fatto il loro ingresso nei salotti delle famiglie benestanti, per i gatti la soglia di casa era ancora considerata una barriera da non superare. I felini, infatti, erano ancora relegati nei fienili per cacciare i topi.

Così l’artista, che si era specializzato in ritratti di cani e altri animali, iniziò a disegnare Peter per gioco. Semplici schizzi a matita che pian piano crebbero in astrattismo, antropormisfmo e colore. Così Peter e i gatti divennero una presenza fissa nella produzione di Wain, tanto che la moglie, poco prima di morire, gli suggerì di pubblicare i disegni. L’esordio delle sue tavole, con i gatti impegnati in comportamenti e azioni umane, avvenne da lì a poco: nel 1886 sul numero natalizio di “Illustrated London News”. Il risultato fu strepitoso e da quel momento i disegni firmati Louis Wain entrarono nelle case degli inglesi.

Ma non solo. I felini iniziarono a essere compresi e soprattutto visti con uno sguardo nuovo, come animali da compagnia. Proprio grazie ai “Gatti di Wain” e al loro essere riprodotti in azioni quotidiane tipiche dell’uomo: seduti a degustare il tè, a suonare strumenti musicali, oppure mentre leggono libri e giornali e sorseggiano un drink seduti al bar. Si potevano trovare dappertutto: sulle cartoline illustrate, libri per bambini e stampe e conquistarono una grande popolarità e diffusione. Wain si spense poi lentamente travolto dai suoi problemi mentali, ma la sua eredità è arrivata fino ad oggi. Con i gatti ormai parte integrante delle nostre famiglie.

(Foto d’apertura: @louiswainmovie)

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