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Loki, il cane star degli spot Tv

Muso vivace, voglia di fare e tantissima simpatia: queste le caratteristiche che hanno fatto breccia nel cuore dei pubblicitari. E Massimo Perla, il suo dog trainer, ci svela i segreti di questo successo.

di Alessio Pagani

Si chiama Loki, ha quattro anni e mezzo ed è lo splendido jack russell che tutti noi conosciamo. Anche se il suo nome di battesimo non vi dice molto, infatti, non può esservi sfuggito. Si tratta, infatti, del protagonista indiscusso di diversi spot Sky. È lui il cagnolino di famiglia che nelle pubblicità interagisce di volta in volta con star dello sport come il calciatore Zlatan Ibrahimovic o con il pilota di Formula 1 Charles Leclerc, “magnificando” a suo modo i poteri della fibra. Ed è sempre lui che presto comparirà nei nuovi spot internazionali girati in Bulgaria.

Muso vivace, voglia di fare e tantissima simpatia: queste le caratteristiche che hanno fatto breccia nel cuore dei pubblicitari e del pubblico, se è vero che dopo un primo spot Loki ha continuato a girarne altri, finendo per diventare il testimonial dell’azienda. Dietro di lui, del resto, ha un dog trainer d’eccezione: Massimo Perla. Noto in tutto il mondo per il suo lavoro con i cani nel settore cinematografico, in oltre quarant’anni di esperienza Perla ha incontrato, conosciuto e addestrato migliaia di cani. In particolare prepara e dirige i cani per i set cinematografici, televisivi e pubblicitari: dalla serie “Il Commissario Rex”, passando per “Turbo” con il famoso border collie Shonik con cui ha girato anche numerose campagne pubblicitarie tra cui Infostrada e Wind, fino a Ettore, il Dogue de Bordeaux della Tim.

L’addestratore ha lavorato sul set di almeno 700 film italiani e internazionali, per tante fiction e centinaia di spot televisivi. Ed è riuscito a vincere il Palm Dog Award al Festival di Cannes, un premio dedicato alla migliore interpretazione canina grazie al suo lavoro con una decina di cani nel film “Dogman” di Matteo Garrone. E’ lo stesso Perla a raccontarci come è iniziata l’avventura di Loki negli spot Sky.

«All’inizio la richiesta era quella di un cane di piccola o media taglia che avrebbe dovuto stare sul divano insieme ai proprietari. Sembrava una cosa piuttosto semplice. Fortunatamente tra i quattrozampe che avevo selezionato c’era Loki, che è il cane di una istruttrice che lavora nel mio centro», spiega Massimo Perla. «È stato scelto lui e, alla luce di come si sono poi complicate le azioni man mano richieste a Loki, è stato un bene. È veramente speciale: molto simpatico, esplorativo, non ha paura di niente, propositivo, sempre pronto all’azione e a collaborare con l’uomo. Soprattutto ha socializzato benissimo, anche con i bambini che non si erano mai rapportati prima con un cane. Entrare in sintonia con lui non è difficile e questo emerge chiaramente dal girato».

Se questo jack russell, che quando non è sul set si diverte a praticare diverse attività sportive come l’agility o la rally obedience, ha dentro di sé il fuoco della recitazione, il suo miglioramento tecnico lo si deve invece a Perla. «L’alchimia tra il cane e gli attori», racconta infatti il dog trainer, «è frutto di una serie di lavori particolari che si fanno proprio il cane. Per lui simulare espressioni di gioia e tristezza è semplicemente un gioco. E a questa capacità si arriva, ovviamente, sempre attraverso il gioco e il premio, che può essere cibo o una pallina. Solo sentendosi veramente a proprio agio il quattrozampe è in grado di esprimersi al meglio». Perla, che nel passato ha lavorato anche con registi del calibro di Mario Monicelli, Paolo Sorrentino, Mario Martone e Francis Ford Coppola, e più di recente è stato sul set accanto a Roman Polański, è abituato a tutto. «La difficoltà maggiore non è mai lavorare con il cane. È piuttosto cercare, con diplomazia, di convincere il regista o la produzione a effettuare piccoli aggiustamenti in modo che la scena immaginata venga nel miglior modo possibile. Ci sono situazioni che per un cane sono estremamente difficili, ma si può arrivare al risultato immaginato anche per altre strade. Rendendo il lavoro ottimale». Anche con Loki e gli spot Sky alcuni suoi suggerimenti sono diventati parte del copione. «Conosco benissimo l’ambiente cinofilo e ormai posso dire di conoscere bene il cinema e il mondo delle riprese», conclude Perla. «Ciò che posso dire è che con la pazienza, la giusta esperienza, tanta passione e il rispetto assoluto delle potenzialità dei cani è possibile ottenere risultati straordinari».

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