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L’Inghilterra torna dal Qatar… con un gatto 

Eliminati ai quarti di finale gli inglesi non rientrano però a mani vuote. Kyle Walker e John Stones hanno salvato un gatto randagio che presto li raggiungerà a Manchester.

di Alessio Pagani

Dovrà stare ancora quasi tre mesi in quarantena, ma ormai il gatto Dave è al sicuro. Accudito dal personale alla Qatar Animal Welfare Society, dove è stato vaccinato, microchippato e dove ora rimarrà in attesa del via libera al suo trasferimento in Inghilterra. Il peggio è alle spalle e ultimate le procedure burocratiche e sanitarie inizierà la sua nuova vita. Merito di due giocatori del team inglese, Kyle Walker e John Stones, che durante la competizione nel resort Souq Al Wakra hanno conosciuto un gatto randagio di nome Dave ed hanno deciso di nominarlo mascotte della squadra. Le due stelle del Manchester City e della Nazionale però non si sono limitate a questo. Avevano deciso di riportare il gatto con loro in Inghilterra in caso di vittoria al Mondiale. Ma, nonostante l’eliminazione, hanno pensato ugualmente di mantenere la loro promessa con una “custodia condivisa”. Il gatto è infatti stato portato alla Qatar Animal Welfare Society, dove è stato vaccinato, microchippato e dove ora attenderà il periodo di quarantena necessario per potersi imbarcare su un aereo diretto nel Regno Unito.  

Atteggiamento decisamente diverso, quello dei calciatori inglesi, rispetto a quanto portato avanti dalla squadra brasiliana, poi eliminata dalla Croazia. In quel caso, come hanno mostrato le immagini che hanno fatto il giro del mondo, il responsabile della comunicazione brasiliana aveva preso il micio, chiamato Hexa, che si era coricato sul tavolo della sala, e lo aveva lanciato via. Un gesto che non era piaciuto né ai giornalisti presenti, né soprattutto ai tanti amanti degli animali che avevano visto in quel gesto molta poca gentilezza nei confronti di un animale che non stava dando alcun fastidio. Per questo un gruppo di organizzazioni non governative (Ong), in collaborazione con il Forum nazionale per la protezione e la difesa degli animali, ha intentato una causa contro la Confederação Brasileira de Futebol (CBF) per il trattamento riservato al povero gatto. Chiedendo un risarcimento di circa 180mila euro da devolvere a un fondo in favore della collettività.  

(Foto d’apertura: The Chips)

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