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Leon torna casa, dopo tre mesi da solo in Alaska

Il cane da slitta smarrito nel corso dalla Iditarod, la più importante competizione mondiale, è stato ritrovato sano e salvo a oltre 240 chilometri dal suo ultimo avvistamento. L’husky è sopravvissuto da solo in un territorio ostile per “riabbracciare” il suo proprietario che non si era mai arreso.

di Alessio Pagani

Una storia incredibile, da film. E non è escluso che presto, vista la portata che sta avendo in Nord America, possa arrivare sugli schermi. Per raccontare il ritorno a casa di Leon, un husky di 3 anni con pelliccia giallo oro, occhi marroni e orecchie marrone scuro, sopravvissuto da solo per tre mesi in Alaska. Lo hanno ritrovato vivo, molto dimagrito ma tutto sommato ancora in forze a circa 240 chilometri di distanza dal luogo in cui si erano perse le sue tracce. Solo un cane speciale avrebbe potuto resistere e Leon lo è di sicuro. Si tratta, infatti, di uno splendido esemplare di cane da slitta, smarrito proprio durante l’Iditarod Trail Committee, la più dura corsa al mondo di questa disciplina: qualcosa come 1.600 chilometri, in pieno inverno artico, da Anchorage a Nome, lungo la natura selvaggia e spietata dell’Alaska. Una competizione nata nel 1973 per riproporre la mitica spedizione del 1925: quando un gruppo di 20 persone vi parteciparono con i loro cani per portare le dosi di vaccino contro la difterite nel remoto villaggio di Nome. Evento reso celebre da Balto, il cane caposlitta cui sono stati dedicati film, racconti e persino una statua posizionata nel cuore di Central Park a New York. Leon si è smarrito a solo 100 chilometri dal traguardo e il suo conduttore, il musher Sebastien Dos Santos Borges, lo ha cercato ovunque. I suoi tentativi si erano rivelati inutili ma, insieme all’organizzazione dell’Iditarot le verifiche non si sono mai fermate. Cartelli, segnalazioni, sopralluoghi: il mondo dei cani da slitta si è unito nel tentativo di riportare questo cagnolone a casa. Fino alla svolta dei giorni scorsi.

Quando alcuni residenti del piccolo villaggio di McGrath hanno allertato gli organizzatori della corsa dopo aver visto un cane simile a Leon aggirarsi vicino a una fattoria. Avuta la conferma lo hanno avvicinato con del cibo e dopo averlo preso, in accordo con gli organizzatori della Iditarot, hanno organizzato il trasferimento del proprietario di Leon per farli “riabbracciare”. Arrivato in aereo ha così potuto stringere al sé il suo compagno a quattro zampe. «L’Iditarod non può esprimere abbastanza gratitudine per tutto l’aiuto, le preghiere, i pensieri e gli auguri per Leon», hanno scritto gli organizzatori. «Dai volontari, al personale specializzato, ai singoli donatori che hanno sostenuto le ricerche, fino ai membri della comunità lungo il percorso e per finire agli eroi di McGrath che hanno  riportato a casa Leon. L’Alaska è un posto incredibilmente speciale, così come lo spirito delle sue comunità. Bentornato a casa, Leon».

(Foto: The Iditarod)

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