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Lambertucci: “Vi racconto il mio amore per i gatti”

La conduttrice presenta il suo libro di Natale per tutta la famiglia con protagonisti i mici. E i cui proventi sono destinati a un ospedale veterinario.

di Redazione

Un incontro casuale che si è trasformato in amore profondo, quello tra la presentatrice televisiva e radiofonica e una famiglia di gatti randagi. Rosanna Lambertucci ha raccontato a Zoon Magazine la nascita di “Graffi che fanno bene al cuore”.

Come nasce l’idea di scrivere un libro dedicato ai gatti?

«L’idea nasce da una meravigliosa storia d’amore che ho vissuto imprevedibilmente con dei gattini trovatelli. Dopo il lockdown, quando hanno riaperto la possibilità di recarsi nelle seconde case, sono andata nella mia casa di campagna vicino Sabaudia. Un giorno, mentre stavamo mangiando, è arrivatauna gatta molto malandata, magrissima e con le costole di fuori. Probabilmente durante il lockdown non aveva trovato cibo da nessuna parte perché era tutto chiuso, e ovviamente gli abbiamo dato da mangiare. Poi siamo tornati a Roma e la gatta è rimasta lì. Quando siamo andati nuovamente in campagna, questa gatta si è presentata davanti alla porta di casa con tutta la sua famigliola di cuccioli. Aveva capito che potevamo dare da mangiare a tutti loro. Io mi sono trovata improvvisamente con una realtà incredibile, ho fatto vaccinare e sterilizzare la mamma, ho fatto vaccinare i gattini e poi me ne sono fatta carico in quel periodo estivo in cui sono rimasta in campagna».

E poi cosa è successo? Ha portato i gatti con sé a Roma?

«In realtà, in buona fede ho pensato che dopo le feste, quando sarei tornata a casa, loro sarebbero diventati grandi e autonomi. Ma avevo fatto un conto sbagliato, non avevo calcolato che nel frattempo si sarebbe creato un legame tra di noi. Uno dei cuccioli dopo un po’ di giorni è sparito. Mentre l’unica cucciola femmina – alla quale mi ero particolarmente legata – quando sono partita qualche giorno per lavoro, è stata investita da una macchina. In quel momento ho avuto uno shock, mi sono disperata e ho vissuto un dolore grande e imprevedibile, mai avrei potuto immaginare di soffrire così tanto per quella perdita. Allora gli altri due piccolini, terrorizzata che potesse succedere qualcosa anche a loro, li ho portati con me a Roma. Ho parlato con il veterinario che mi ha sconsigliato di prendere anche la mamma, perché era troppo grande e abituata ad essere libera. I piccolini, invece, sono diventati i miei bambini». 

Quindi, da questa sua personale esperienza, è nato un libro interamente dedicato ai gatti. Cosa dobbiamo aspettarci da questa lettura?

«Questo libro, in realtà, ha due scopi: prima di tutto quello di aiutare un ospedale veterinario gratuito di Sermoneta, in provincia di Latina, dove ho portato una serie di animaletti malati. Infatti ho deciso di rinunciare ai miei diritti e saranno destinati direttamente all’ospedale e alla sezione dell’ENPA di Latina. L’altro scopo, per me altrettanto importante, è far conoscere chi è il gatto. I gatti sono sempre considerati animali che si attaccano alla casa e non alle persone. Non c’è niente di più sbagliato: il gatto è un animale incredibilmente sensibile e bisognoso d’affetto. Quindi, questo libro, ho voluto in un certo senso dedicarlo anche ai bambini per far capire che anche il gatto, tanto quanto il cane, è un animale amico dell’uomo».

Cosa troveremo all’interno del libro?

«Nel libro ho raccontato la mia storia d’amore dolcissima, ma ho anche coinvolto tre veterinari, tra cui una psicologa degli animali, per far conoscere una realtà secondo me sconosciuta a moltissime persone. Ci sono anche favolette per bambini con illustrazioni bellissime che hanno come protagonisti, appunto, i gattini.  È un libro di Natale per la famiglia, per adulti e bambini, un libro che fa bene al cuore». 

Ci spiega come mai la scelta di questo titolo? “Graffi”, e non “gatti”, che fanno bene al cuore?

«Perché io ormai ho le mani piene di graffi, ma non di cattiveria. Il micio, quando gioca, graffia per affetto. Questi gatti mi hanno resa ancora più buona e sensibile, veramente fanno bene al cuore. E poi, secondo me, la presenza dei gatti fa anche bene alla salute perché hanno la capacità di darti benessere. È un rapporto che non avrei mai immaginato di poter instaurare».

(Foto d’apertura: @rosanna.lambertucci)

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