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La Turchia ringrazia il Messico. E regala all’esercito un cane da ricerca  

Ankara ha donato un cucciolo al Segretariato della Difesa nazionale messicana in segno di gratitudine per l’aiuto ricevuto durante il terremoto. Il gesto vuole ricordare anche Proteo, il quattrozampe ucciso da un crollo proprio mentre era impegnato nella ricerca dei dispersi.

di Alessio Pagani

Un cucciolo di pastore tedesco da addestrare nella ricerca e soccorso con l’obiettivo di prendere parte a eventuali ricerche in caso di calamità naturali. È il regalo scelto dal governo turco per ringraziare il Messico per l’assistenza ricevuta dopo il devastante terremoto del 6 febbraio scorso, costato la vita a più di 50mila persone.  

Il quattrozampe che Ankara ha inviato a Città del Messico ha così una duplice valenza: rappresenta il segno di gratitudine per l’aiuto fornito dai cani da ricerca intervenuti rapidamente dal Paese centroamericano, e insieme ricorda Proteo, il quattrozampe ucciso da un crollo proprio mentre era impegnato nella ricerca dei dispersi.  

Un gesto che suggella le buone relazioni tra i due Paesi tanto che il governo messicano ha commentato come «questo regalo dimostra che gli aiuti umanitari non conoscono limiti o confini». Dal canto loro le autorità turche hanno auspicato che il cucciolo, una volta operativo, «possa portare avanti l’eredità di Proteo» e seguire le orme degli altri cani che si sono dimostrati fondamentali per recuperare decine e decine di persone intrappolate sotto le macerie.  

Il ministero della Difesa messicano, che addestra cani da ricerca e soccorso per le missioni in patria e all’estero, ha poi chiesto ai cittadini di votare per un nome da dare al cucciolo. Tra i nomi candidati c’erano Proteo II, Arkadas (“amico” in turco) o Yardim (“aiuto” in turco). A vincere è stato Arkadas, come dalle scorse ore è stato ufficialmente ribattezzato il cucciolo. 

Animale che ora inizierà, gradualmente, il suo percorso di avvicinamento alla ricerca e soccorso. Settore in cui il Messico è tra i Paesi più all’avanguardia anche a causa dei violenti terremoti anche negli ultimi anni si sono registrati in quell’area. Con diverse squadre civili e militari con unità cinofile specializzate nella ricerca dei sopravvissuti alle calamità è anche un valido punto di riferimento per le missioni all’estero. E quando la Turchia e la Siria sono state colpite dal violento sisma del 6 febbraio scorso, diversi contingenti hanno raggiunto le zone più colpite per poi operare a lungo in decine di missioni.  

(Foto d’apertura: @sedenamx)

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