Skip to Content
image description

La paura del volo passa con i cani… e un gatto

L’aeroporto internazionale di Denver mette a disposizione dei passeggeri che temono il decollo quattrozampe specializzati nel supporto emotivo. Una super squadra di 87 elementi entrata nel Guinness dei primati. Esperimenti di successo anche in Italia, a Genova, Malpensa e Linate.

di Alessio Pagani

Una carezza, un colpo di coda e passa la paura di volare. Non è magia. Ma l’effetto benefico di una squadra di quasi 100 cani e un gatto che sono schierati all’aeroporto internazionale di Denver, negli Stati Uniti con una missione ben precisa: rendere l’esperienza del volo il più serena possibile. Per molte persone, infatti, prendere un aereo e affrontare una nuova avventura è un gioco da ragazzi, per altre, invece, salire su questo mezzo di trasporto diventa una vera e propria fonte di stress e ansia. Ma ogni problema ha la sua soluzione.

È stato dimostrato, infatti,  che grazie alla presenza di animali per il supporto emotivo, utili anche per chi soffre di depressione, per le persone autistiche, con sindrome di Asperger e i veterani di guerra, l’ansia del decollo può svanire totalmente. E così, tra i diversi esperimenti e progetti in giro per il mondo, ne esiste uno decisamente all’avanguardia. È quello dell’aeroporto internazionale di Denver, diventato una eccellenza in questo campo. Tanto da guadagnarsi il prestigioso riconoscimento del Guinness Word Record per «il più grande programma di terapia animale nel mondo».

La Canine Airport Therapy Squad (CATS), creata nel 2015, ha fatto passi da gigante nel giro di pochi anni. Mentre all’inizio dell’esperienza a sostegno dei viaggiatori c’erano solo 28 cani, appartenenti a 14 razze differenti, oggi la scelta si è ampliata notevolmente tanto da farlo diventare un hub da primato per l’utilizzo della pet therapy. Che oggi conta su un team formato da ben 87 cani di 33 razze diverse e dal simpatico Xeli, un gatto domestico a pelo corto.

I quattrozampe sono presenti all’interno dell’aeroporto e riconoscerli è davvero semplice perché indossano un gilet a quadri viola con scritto “Pet Me”. Del resto loro sono sempre pronti a farsi coccolare e dare sostegno a chiunque ne faccia richiesta prima dell’imbarco. «Siamo estremamente orgogliosi del nostro programma “CATS” e grati a tutti i volontari che donano il loro tempo per portare gioia ai nostri passeggeri e dipendenti», sottolinea Phil Washington, amministratore delegato dell’aeroporto di Denver. «La continua crescita di questo tipo di assistenza è la testimonianza migliore dell’impatto positivo che ha sui viaggiatori».

Se lo scalo del Colorado è senz’altro un modello da seguire, per la qualità dei servizi e i quattrozampe a disposizione, non è certo il solo al mondo a puntare sul potere calmante degli animali per stemperare la fobia del volo. Sul suolo americano, poi, i pet antistress sono ormai una consuetudine. Apparsi per la prima volta dopo l’attentato alle Torri Gemelle del 2001 a New York, ora sono diffusi in circa 60 scali, tra locali e internazionali, come il Minneapolis Saint Paul International, il Los Angeles International e il Fort Lauderdale-Hollywood International, le tre strutture con i programmi più efficienti. A San Francisco, nell’aeroporto internazionale, oltre ai cani c’è anche Lilou, un simpatico maiale addestrato per il sostegno emotivo. È il primo della sua specie a rendere più allegra e divertente l’atmosfera dell’hub con i suoi grugniti e la capacità di giocare con un pianoforte giocattolo.

Esperimenti di successo sono stati portati avanti anche in Italia. Il primo a farlo è stato l’aeroporto di Genova che ha messo a disposizione dei passeggeri 16 cani in grado di socializzare e adattarsi al contesto perché avevano avuto in precedenza un’esperienza di pet therapy. L’esempio del capoluogo ligure, poi, è stato seguito anche da Milano Linate e Milano Malpensa. Ora le attività sono in standby, complice la pandemia, ma hanno già dimostrato di essere particolarmente utili.

(Foto d’apertura: @denairport)

Copyright © 2024 – Tutti i diritti riservati