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La bertuccia Calogero torna in libertà

È stata salvata da chi l’aveva privata del suo ambiente e la teneva in casa sfamandola a lasagne e Coca Cola, in aperto contrasto con la sua etologia e le sue necessità di animale selvatico.

di Alessio Pagani

Calogero è tornato in libertà. A vivere come un animale selvatico come sarebbe nella sua natura. La bertuccia, infatti, è stata definitivamente salvata da chi l’aveva privata del suo ambiente e del benessere necessario. Basti dire che il proprietario, non solo lo teneva in casa, insensibile alle sue esigenze, ma lo nutriva a lasagne e Coca Cola. Alimenti non proprio ideali per questo animale.

Il Tribunale di Catania, così, lo ha condannato per il reato di detenzione irregolare di specie protetta, disponendo anche la confisca dell’animale e il suo affidamento alla LAV che, grazie al progetto “Bord to be wild” è stato riportato in natura. Tutto è nato da una denuncia, quella dei suoi proprietari. Calogero, infatti, viveva insieme a una famiglia in una villa di Belpasso, paese alle falde dell’Etna, fino a quando i suoi padroni si sono rivolti alle forze dell’ordine perché l’animale era stato rubato.

Il successivo ritrovamento da parte dei Carabinieri Forestali del nucleo Cites ha consentito di avviare l’attività della LAV per portarlo in salvo. Grazie al sequestro, avvenuto nel luglio 2019, per Calogero è così iniziato l’iter verso una nuova vita nella vasta area per bertucce del Centro di Recupero di Semproniano, in Toscana, dove al termine di un periodo di vigilanza sanitaria e di controlli medico-veterinari ha iniziato un lungo percorso di inserimento in una “famiglia” di primati. Ora la bertuccia vive insieme ad altri simili, come Rocket, Lucy, Buddy e Pepa, e in spazi adeguati alle esigenze etologiche della sua specie.  

(Foto d’apertura: LAV)

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