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Kiev, i cani dell’esercito in missione nella neve

Mentre il conflitto continua, anche i quattrozampe proseguono nel loro impegno militare. E in Ucraina si festeggia il ritorno a casa di Adik, il pitt bull dell’esercito fatto prigioniero a Mariupol.

di Alessio Pagani

Non si ferma purtroppo la guerra in Ucraina e non si ferma nemmeno il lavoro delle unità cinofile dell’esercito di Kiev. Addestrati a fiutare il nemico e gli esplosivi, nel video diffuso dal Ministero della Difesa ucraino si vedono questi quattrozampe impegnati nel pattugliamento, spesso in condizioni climatiche estreme. Tra la neve, con temperature sotto lo zero. Ma si osservano anche questi cani giocare con i loro conduttori, nei rari momenti di riposo che hanno a disposizione. Rendendo evidente il legame unico che lega questi animali ai loro compagni umani.

E mentre il dramma del conflitto continua con la sua conta quotidiana di morti e feriti, qualche buona notizia si fa largo nel dolore. Adik è tornato a casa. Il cane sottratto dai soldati russi e “regalato” inizialmente al leader ceceno Kadyrov come trofeo è stato finalmente liberato e restituito a una militare ucraina in uno scambio di prigionieri di Capodanno. L’american pit bull terrier è stato allontanato da una soldatessa ucraina a giugno, all’interno dell’acciaieria Azovstal di Mariupol.

Dopo sei mesi di prigionia, però, ha potuto fare ritorno a casa. Questo cane, infatti, rientrava nella lista di 200 soldati ucraini e russi che sono stati liberati nello scambio di prigionieri, che ha avuto luogo in diverse località rimaste sconosciute per motivi di sicurezza. Proprio così, un cane in mezzo a tanti prigionieri umani. E Adik, al rientro a casa, è stato salutato come un vero e proprio eroe.

(Foto d’apertura: Defense of Ukraine)

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