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Kiev, anche gli animali fuggono dalle bombe russe 

Sono decine, in fuga con i loro padroni, quelli sopravvissuti agli attacchi dell’esercito di Putin. Per molti, però, questa via di salvezza non c’è stata. Dall’inizio della guerra, si stima siano morti un milione di animali domestici.

di Alessio Pagani

Cani, gatti e conigli e altri animali domestici sono in fuga dai bombardamenti. Ritornano d’attualità scene che avevamo già visto all’inizio dell’offensiva russa. Negli ultimi giorni sono ripresi i bombardamenti a tappeto ordinati dal Cremlino sulle principali città ucraine. Un centinaio tra missili e droni kamikaze hanno colpito moltissimi centri urbani, dalla capitale Kiev, a Leopoli, Pryluky, Khmelnytskyi, Dnipro, Nizhyn, Zhytomyr e Kharkiv. Un attacco su vasta scala deciso da Mosca in risposta all’attentato che ha distrutto il ponte sullo stretto di Kerch, che collegava la Crimea alla Russia.

L’obiettivo, secondo quanto denunciato dal governo ucraino, sono le strutture energetiche del Paese, ma anche i civili, visti l’ora e i luoghi degli attacchi, scelti per causare il maggior danno possibile. Le persone hanno ripreso a scappare dalle lore case, nel disperato tentativo di raggiungere i rifugi o semplicemente perché le abitazioni, dopo essere state bombardate, sono risultate inagibili. E con loro è ripresa la fuga degli animali domestici che aveva contraddistinto anche le fasi iniziali del conflitto. Così familiari, vigili del fuoco e volontari sono tornati a soccorrere quei quattrozampe imprigionati o sotto choc per via delle esplosioni.

Anche per questo lo scorso sabato centinaia di persone hanno partecipato a una manifestazione nel centro di Varsavia, in Polonia, per protestare contro gli attacchi ai civili e ai loro animali in Ucraina. Ad organizzarla le associazioni UAnimals e Euromaidan-Varsavia. Al centro delle proteste, i crimini dei russi contro gli animali, vittime collaterali anche loro degli attacchi indiscriminati. «In oltre sei mesi, con l’aiuto dell’organizzazione, circa 200.000 animali sono stati salvati, nutriti, evacuati e protetti», ha sottolineato la direttrice delle operazioni e co-fondatore di UAnimals, Olga Chevganyuk. «Ma il numero di vittime tra gli animali in Ucraina è impressionante: durante i sette mesi di guerra sono morti un milione di animali domestici, che hanno perso la vita non solo per i bombardamenti, ma anche per il crepacuore a causa di choc e stress».   

(Foto d’apertura: @uanimals.official)

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