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Kenya, anche gli animali muoiono di sete (mentre in Egitto si discute di clima)  

Tra febbraio e ottobre hanno perso la vita a causa della siccità oltre 200 elefanti e centinaia tra zebre, gnu e giraffe. È una vera e propria emergenza: la speranza è che dalla Cop 27 escano azioni concrete, non solo promesse.

di Alessio Pagani

Mentre in Egitto è in corso la 27° edizione della Conferenza delle Parti, Cop 27, organizzata dalle Nazioni Unite, l’Africa muore di sete. E a farne le spese sono popoli e animali. È questo uno degli allarmi che è risuonato a Sharm El-Sheikh, teatro del vertice che si concluderà il prossimo 18 novembre e vedrà la presenza complessiva di 125 tra capi di Stato e di governo oltre a un corpo di diplomatici provenienti da 200 Paesi e 40mila esponenti di Ong, società civile, studiosi, difensori dei diritti e settore privato.

Toccherà loro dare risposte all’emergenza climatica mondiale. Questione non più differibile, anche dal punto di vista degli animali. È drammatico, infatti, il racconto che arriva dal Kenya, dove più di 1.000 animali sono morti a causa della peggiore siccità degli ultimi quarant’anni. Lo ha dichiarato il ministro del Turismo del Kenya Peninah Malonza in una conferenza stampa a margine di una giornata di sensibilizzazione sugli elefanti che si è tenuta al parco nazionale di Nairobi. La scarsità di piogge che si protrae dall’anno scorso ha già messo in ginocchio 4 milioni di keniani su una popolazione di circa 50 milioni, e anche gli animali ne soffrono in maniera preoccupante. «La siccità ha causato la morte di esemplari di fauna selvatica, soprattutto di specie erbivore», ha dichiarato Malonza, aggiungendo che 14 specie sono state identificate come gravemente colpite.

Tra febbraio e ottobre, i funzionari del Kenya Wildlife Service hanno registrato, infatti, la scomparsa di 205 elefanti, 512 gnu, 381 zebre, 12 giraffe e 51 bufali. In aggiunta, secondo l’Autorità nazionale per la gestione della siccità, anche 1,2 milioni di capi di bestiame hanno perso la vita a causa dell’assenza di acqua. Da qui l’appello di Nancy Githaiga, ambientalista e direttrice nazionale del Kenya presso l’Africa Wildlife Foundation, rivolto ai partecipanti alla Conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici. «Servono azioni anche per risolvere le questioni chiave che interessano l’Africa subsahariana», ha spiegato, «perché stiamo perdendo animali, fauna selvatica, mezzi di sussistenza, bestiame e milioni di cittadini sono colpiti da questa emergenza».   

(Foto d’apertura: IPA)

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