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Invecchiano gli italiani e anche i loro cani. I segreti per mantenere in forma il tuo pet

Per gestire lo scorrere dell’età del nostro amico a quattro zampe sono necessarie una serie di attenzioni maggiori: fondamentali alimentazione corretta, giusto clima e stile di vita sano.

di Alessio Pagani

Che gli italiani siano un popolo di anziani è cosa nota; meno noto ai più è che sia aumentata anche l’aspettativa di vita dei nostri amici a quattro zampe. Una corretta alimentazione, il giusto clima e uno stile di vita sano permettono a cani e padroni di vivere bene e più a lungo, ma la gestione di un cane anziano richiede importanti accortezze da adottare. I consigli giusti arrivano da Amusi, brand Made in Italy che offre prodotti su misura per la nutrizione e il benessere dei nostri compagni di vita.

Un cane, e questo è il primo punto da tenere presente, può essere considerato anziano in relazione all’età e alla taglia. Sebbene ci siano parametri discordanti, mediamente – secondo la gran parte dei veterinari – per convenzione viene considerato anziano un cane a partire dagli 11 anni se il suo peso è inferiore ai 9 chili, dai 10 anni se pesa tra 10 e 22 kg e dagli 8 anni per animali di taglia superiore.  

Durante l’invecchiamento del cane è normale che si inizino a presentare piccole disfunzioni a diversi livelli, proprio come accade per noi: affaticamento cognitivo e cardiaco, ma anche impoverimento delle funzioni articolare, digestiva e respiratoria.  

Quel che è certo è che lo stile di vita e la composizione corporea del cane influiscono su come invecchia. Anche se cala la voglia di muoversi, bisogna mantenere le uscite quotidiane come quando era giovane e armarsi di pazienza. Si allungheranno i tempi della passeggiata, ma è giusto stimolarlo sia fisicamente sia mentalmente e fare tutto il possibile per mantenerlo attivo. Si deve inoltre cercare di prevenire il sovrappeso sin da giovane, controllando e mantenendo il suo peso forma, perché i cani anziani tendono ad accumulare massa grassa e perdere massa muscolare. 

Attenti all’alimentazione

In un cane anziano il gusto e l’olfatto possono cambiare e dobbiamo adottare alcuni accorgimenti nella dieta per la scelta dell’alimento: le parole chiave sono digeribilità e appetibilità. Se poi ci sono problemi dentali, come spesso accade, anche la scelta della texture diventa importante: meglio proporre un cibo più morbido, oppure bagnare le crocchette con acqua o brodo vegetale (rigorosamente senza cipolla, tossica per i nostri amici) per ammorbidirle. 

Non dimentichiamo poi l’acqua: i cani anziani, proprio come noi umani dopo una certa età, percepiscono meno lo stimolo della sete. Controlliamo quindi sempre quanta acqua assumono nella giornata per evitare la disidratazione. 

Per quanto riguarda le proteine: il fabbisogno energetico cala naturalmente, diminuiamo quindi l’apporto calorico e preferiamo alimenti con proteine digeribili. A proposito dei grassi, anche per i cani distinguiamo i grassi buoni da quelli non buoni. Sono ottimi gli Omega 3 presenti nel pesce, che hanno funzione antinfiammatoria, e i trigliceridi a media catena (MCT) contenuti nell’olio di cocco, che rappresentano una fonte di energia prontamente disponibile utilizzata per migliorare il metabolismo a livello cerebrale e quindi contrastano la disfunzione cognitiva. 

Non dimentichiamo infine gli antiossidanti. Sono da integrare nella dieta in quantità maggiore a seconda di quanto sia necessario contrastare l’invecchiamento a livello cerebrale. Quindi largo a vitamina C presente nella frutta e vitamina E che si trova negli oli e semi vegetali, oltre a zinco, rame e manganese. 

Un processo naturale

Non dimentichiamo che l’invecchiamento è un processo naturale, ma che purtroppo può portare all’insorgere di patologie. Meglio allora aumentare la frequenza del “check up” dal veterinario ogni 6 mesi e avere sempre un occhio di riguardo. In caso di problematiche articolari, l’esercizio fisico deve essere ricalibrato insieme a un esperto, così come la dieta va tarata sulle esigenze e i bisogni del singolo cane se ci sono problemi concomitanti, per esempio malattie renali croniche, e bisogna sempre valutare la condizione corporea del proprio pet.

Teniamo monitorato il peso e affidiamoci al veterinario per la diminuzione del cibo così da mantenere coperti tutti i suoi fabbisogni. Può essere utile inserire la fibra nella dieta dei cani anziani se hanno problematiche intestinali, aiutando così a controllare la glicemia e a contrastare l’insorgere del diabete. 

(Foto d’apertura: IPA)

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